Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
30 giugno 1869
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mente legato all'antica scuola, niuna innovazione accettando che più e più volte dagli altri sperimentata non tosse e sempre riuscita a bene. La chirurgia specialmente egli tenne come scienza da non tollerare alterazioni. Diffidò sempre dei nuovi trovati e dei nuovi strumenti che durante la sua lunga vita ci vennero dallo straniero: i quali, mentre in quasi tutti trovavano passionati ammiratori, non ebbero in lui che un incredulo per principio. Della quale incredulità non ebbe mai a pentirsi.
Morì con la coscienza di non aver mai sacrificato un uomo ad un esperimento, e di non aver mai fatto spaziare la scienza nei campi della poesia.
ADDI' 6, domenica.
— NAPOLI. Festa dello statuto. In vari modi si è celebrata oggi la festa dello statuto: la r. università a-prendo al pubblico tutti i suoi preziosi gabinetti scenti-fici e la sua biblioteca: la guardia nazionale e la milizia facendo una rassegna dinanzi alla reggia: le scuole municipali dando quasi tutte svariati premi, specialmente di abiti, agli allievi più meritevoli.
L'istituto a Tarsia esponeva i disegni degli alunni delle scuole tecniche e quelli delle sezioni speciali unite alle serali in via s. Maria Ognibene e al vico Lava, come dell'altra di disegno applicato alle arti che è in piazza Montecalvario. Le sue spaziose sale contenevano oggi più centinaia di questi lavori in bello e lungo ordine disposti; ed il pubblico accorso a vederli, n'ò rimasto soddisfattissimo, applaudendo ai progressi in breve tempo fatti da questa istituzione che già torna sì utile ai nostri operai. Gl'intelligenti hanno in ispezialtà contraddistinti i disegni geometrici e di macchine della scuola di santa
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