Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
13 giugno 1869
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molto, e fra l'altro una analisi delle orine di alcuni animali feroci impressa negli Atti della pontaniana.
Il Clot-Bey, medico francese e saputi ss imo della lingua araba, accettò l'invito di andare in Turchia allorché il sultano chiamava i medici d1 Europa a Costantinopoli. In poco d'ora salì fra i turchi ad alta rinomanza, sì che ottenne la licenza di fondare un teatro anotomico fino allora proibito dalla religione musulmana. Nel pri mo giorno delle sue lezioni, un giovine fra i suoi allievi, vinto da fanatismo allorché vide che egli cominciava ad aprire un cadavere, gli si avventò con uno stile e lo ferì nella mano. Clot-Bey, come se nulla fosse avvenuto, si asciugò il sangue che sgorgava dalla ferita e seguitò freddamente il corso incominciato. L'indifferenza, e al tempo stesso l'audacia mostrata in tal rincontro, gli dettero una straordinaria popolarità e accrebbero smisuratamente la sua clientela in quelle contrade. Era ascritto a quasi tutte le accademie d'Europa e decorato da molti sovrani.
--Conferenza storica. In una sala del collegio deinobili il sig. Tommaso Volino ha fatto un discorso o come dicono, una conferenza popolare, su questo memorando giorno dell'anno 1799 che ricorda la sanguinosa entrata in Napoli del cardinal Ruffo.
--Arrivo dei zingari ungaresi. Anche in Napoli
sono giunti i zingari, Hanno innalzate le loro tende al campo di Marte.
Presso ogni tenda stanno il carro ed i cavalli appartenenti alla famiglia che vi è riparata di dentro.
Uno steccato circonda e chiude le tende per evitare le importunità dei curiosi, però si permette a ognuno di entrarvi lasciandosi vedere la mercè di soli 5 soldi.
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