Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
13 giugno 1869 225
Tre sono coloro che la voce pubblica addita come concorrenti a questa deputazione : il com. Cuciniello e i sig. Vaglieco e Gadolini.
Molto a lungo ho tenuto parola delle elezioni allorché si trattava di quella cui nel passato mese di marzo si accìngeva il collegio di Amalfi: dicendo a tal proposito come ne andassero di mezzo la dignità e gl'interessi di quel paese che elegge suo rappresentante, sia al parlamento e sia nei consigli del comune o della provincia, chi è nato in diversa regione. E inutile ripetere oggi ciò che allora mi feci a dire. Aggiungo soltanto che se À-malfi ebbe la fortuna che i suoi candidati erano tutti napoletani, Ortona è meno avventurosa: chè fra i tre concorrenti alla sua deputazione, ce ne ha uno, il sig. Gadolini, che ha pure bel nome, ma che è nato in altra contrada d'Italia.
Come allora ho detto, ripeto oggi.
Io non fo quistione di persone, ma dì principio. E questo principio sta nel credere che ogni collegio deve cercare i suoi deputati politici» comunali e provinciali soltanto fra i propri concittadini.
Nè mi si venga a dire che siamo tutti italiani. Per essere italiani fino al punto che un genovese possa rappresentar Milano, un bolognese Palermo o un piemontese Chieti, bisogna che passi ancora uh bel pezzo.
Per ora il genovese, il parmense, il chietino, il veneziano non sono che buoni ed affettuosi amici i quali da soli nove anni cominciarono a vivere con una legge, ma non si conoscono ancora abbastanza, non sanno ancora i loro reciproci bisogni, non i mezzi da potersi l'uà l'altro rendere servigio come tra fratelli nati ed allevati insieme. Lasciate che passino trenta o quarant' anni, e Sterlich, Cronaca 15
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