Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
giugno 1869
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L'apertura è stata molto festeggiata, e numerosissimo il concorso dei fanciulli di ambo i sessi, i quali nel terzo giorno hanno sorpassata la cifra di cento.
I pochi frati ancora raccolti nel monastero si sono cooperati per animare i padri di famiglia a profittare della novella istituzione, specialmente il padre Martone custode del pio luogo.
La bella istituzione va dovuta al vicesindaco cav. Vincenzo Pizzuti al quale la sezione del Vomero già deve vari altri miglioramenti materiali di cui mi verrò occupando nel corso della mia Cronica.
--Il commercio e l'industria. Da un rapporto cheil signor Herries, segretario della legazione inglese a Firenze, ha fatto al proprio governo circa 1 industria e il * commercio in Italia, si rileva che l'una e l'altro non sono in florido stato, essendo concorsi a rovinarlo il cho-lera e le quarantene dapprima, e poscia il corso ferzoso della carta monetata. Lo stesso signore dice che la marina commerciale occupa 170mila uomini, di cui un terzo è tutto di napoletani: che Genova è quella che per movimento commerciale sta innanzi a tutte le altre città: e che dopo Genova, viene Napoli.
II signor Herries ha studiato spassionatamente su le statistiche uficiali: e però il suo rapporto, il quale non oltrepassa il 1867, poggia su fatti e cifre da non porre in dubbio.
Egli in questo momento dà opera allo stesso lavoro pel 1868 dal quale sembra che la condizione di Napoli in fatto di commercio e d'industrie apparirà molto migliore di quella in cui si trovava nell'anno antecedente.
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