Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
giugno 1869 241
Io traggo qua* i a parola quanto ora ho detto dal nobile e commovente discorso del cav. Leopoldo Rodino già presidente dell' Opera.
Ad ogni modo è indubitato che questa avea tolti dalla città i 13mila mendicanti che vi erano , e noi per sei anni non ne incontrammo più alcuno.
Dopo tutto ciò fu costretta a cessare per i soccorsi privati venuti meno in gran parte, i mondici cresciuti di numero, la sovvenzione del governo data dapprima, mancata poi per difettò di fondi, quelle della provincia e del municipio divenute non sufficienti.
Torna ad onore dì queste mie pagine notare i nomi dei consiglieri dell' Opera che tutti per sei anni dettero pruova di un' abnegazione, di una carità e di uno zelo costanti ed immutabili.
Essi, oltre al cav.Rodinò, furono il vicepresidente conte Gorreale senatore del regno, i cav. G. B. Curtopassi, Leopoldo Persico, Gabriele Solaro e professore Francesco Fede e l'avv. signor Cesare de Martinis.
Nel dì 24 A questo mese il presidente convocava il il temporaneo Consiglio direttivo del Convitto e scuola Strachan per le fanciulle cieche, unica parte che oggi avanza dell' Opera, per fargli approvare la consegna fatta nel testò passato maggio al municìpio dell' ospedale dei cronici incurabili fondato dall' Opera stessa, insieme a tutti gli arredi che vi sono, da servire solamente per siffatte malattie. Alla quale condizione mancandosi per qualsivoglia causa, tutto quello che trovasi nell'ospedale, sarà consegnato all' amministrazione del convitto a cui beneficio la disciolta Opera ha voluto che fosse invertito tutto quello che rimane dell1 Opera medesima,
Sterlich, Cronaca 16
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