Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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cronaca napoletanala sala dove neppure un alito si è inteso durante il suo discorso, non hanno potuto non prorompere in forti e prolungati applausi: tanto più quando, volgendosi ai giurati, ha loro detto che nessuna circostanza potè va attenuare la colpa dell1 accusato.
L'avvocato signor Galdi ha ben difesa la donna. L'avvocato signor Girardi ha superata l'aspettativa pubblica per F ingegnoso e passionato modo con cui ha perorato in favore del marito.
Il presidente cav. Ciollaro con la sua nobile ed insinuante gravità ha quindi formolate le quistioni.
I giurati, dopo brevissima dimora nella sala delle loro deliberazioni, sono riapparsi pronunziando un verdetto affermativo su tutt' i capi dell'accusa. E la corte, anche in pochi istanti, ha data fuori la sua sentenza condannando la donna a tre anni di reclusione, e F uomo a morte.
Alla parola morte, il numerosissimo uditòrio composto di tutti gii ordini sociali, dalla plebe all'aristocrazia, dalle donne più volgari alle più nobili dame, ha dato quasi in grida frenetiche dì gioia.
La sentenza dì oggi è il trionfo della coscienza pubblica.
II senno dei giurati e la sapienza dei giudici non hanno fatto che rifermare la condanna pronunziata dal popolo fin dal giorno in cui fu commesso il misfatto.
E il popolo, giudice sovrano per istinto, non si sbaglia giammai, nè quando assolve, nè quando condanna.
--Omicidio Si è trovato al sopportico Nastì ungiovinetto gravemente ferito. Era presso a morire, sì che a mala pena ha potuto pronunziare il suo nome. Ignoto
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