Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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cronaca napoletanaL'articolo ottavo della legge su la stampa non parla che di due copie: una da inviarsi all' archivio di corte ed una alla biblioteca dell1 università.
Esso non nomina affatto le biblioteche pubbliche , e quindi niuno obligo hanno i tipografi verso di loro.
Veramente la condizione degli autori è cosi florida da noi per dovere, come giunta, regalar le opere alle biblioteche. La legge in Francia non solo non dà ad essi tale obligo, ma vuole che ogni biblioteca compri un e-semplare di qualsivoglia pubblicazione.
Non so se anche le biblioteche delle università sieno fra queste, o se come in Italia, abbiano dritto ad aver in dono le opere. Sia colà come si voglia, da noi gli autori, oltre la procura generale, gli archivi di corte e l'u-niversila, non debbono nulla ad alcuno.
La maraviglia intanto non consiste nel sentir ripetere siffatta voce dal volgo, ma dal vedere i giornali che in fatto di stampa debbono essere molto saputi, inserirlanelle loro colonne senza farvi su alcuna osservazione.
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--Necrologia. E trapassato il barone Gaetano Garofalo, maresciallo di campo dell' esercito napoletano, nell'età di anni 87.
Nel 1799 la rivoluzione lo trovò, come tutti i suoi fratelli, tra i monaci del convento di Montoliveto. Obbligato ad uscirne, ritornò nella casa paterna. Aveva allora 17 anni.
Impeditagli così sul bel principio la via della chiesa che intendeva forse di battere, si rivolse a quella delle armi. Ed ai 3 marzo del 1806 andò volontario ad annoiarsi nel primo reggimento dì artiglieria: nel quale , dopo soli se? mesi, salì al grado di ufiziale. L'illustre Begani
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