Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
7 luglio 1869
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che ne era il colonnello, lo contraddistinse sopra tutti gì» altri dandogli sempre i più difficili incarichi, a soddisfare i quali si richiedevano ingegno, sapere ed operosità. Non compiuti ancora quattro anni, il generale Togni lo volle suo aiutante di campo. Nel 1814, già divenuto capitano in primo dell'artiglieria a cavallo della guardia, passò aiutante di campo del ministro della guerra.
Tornata in Napoli la dinastia borbonica, non uscì dall' esercito, e sempre nella stessa arma, percorse tutt' i gradi intermedi fino a quello di maresciallo di campo.
Nel 1830, e per quindici anni dappoi, fu capo dello stato maggiore in Sicilia dove si procacciò la stima e la benevolenza dell'universale. Nel 1845 ebbe lo stesso destino in Napoli e lo sostenne fino al 1859 in cui fu chiamato a dirigere il ministero di guerra. In marzo 1860 fu direttore generale di artiglieria. Ai 7 settembre dello stesso anno rimase al suo posto, d'onde per inoltrata età venne ritirato. Aveva già 54 anni di servìgi militari.
Era grande ufiziale del r. ordine militare di s. Giorgio della riunione, cavaliere degli ordini di s. Ferdinando e del merito, del pontificio di Cristo, di s. Ferdinando di Spagna e di s. Anna con corona dell' imperatore di Russia e commendatore dell'ordine austriaco di Leopoldo.
Sempre con le soldatesche francesi fece la campagna di Corfù dal 1807 al 1809, quella di Calabria nel 1810 e l'altra d'Italia del 1815 trovandosi ai fatti d'arme di Macerata nei giorni 2 e 3 maggio. Pel valore mostrato in essi fu meritato da re Gioacchino dell' ordine cavallere-
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