Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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«.....Basta poi aver seguito appena un po' da vicino il progredire dell1 educazione femminile in Italia , per esser persuasi che queste scuole darebbero frutti copiosi e rilevanti. È un fatto avvertito da tutti e promettente pel nostro avvenire che la donna risponde in Italia con mirabile alacrità alle cure poste nell1 istruirla, e che in ogni condizione sociale mostra di meritare colla costanza, collo studio, colla serietà degli sforzi il posto più elevato che le appartiene, e che la crescente civiltà le assicura. Lo attesta la carriera magistrale, dove essa gareggia di ardore e dà esempio di abnegazione ali1 uomo, e dove a poco a poco va prendendo il posto agli stessi maestri; lo attestano le prove fatte in ognuna di quelle arti e professioni, in cui fu aperto in questi ultimi tempi uno spiraglio al suo ingegno e alla sua attività. »
« Nel mentre il sottoscritto si prepara a soddisfare con qualche provvedimento al bisogno di scuole femminili applicate ad alcune industrie e professioni, vorrebbe fin d'ora eccitare l1 iniziativa delle città più popolose del regno, affinchè si aprano altre scuole femminili superiori. Dovrebbero essere, come quelle di Milano e di Torino, scuole triennali, alle quali venissero ammesse le alunne, dopo compito l1 intero corso elementare, e dovrebbero comprendere quelle parti più elette della cultura che valgano a nobilitare la mente e a formare il cuore delle giovinette, avviandole a quel pratico e sano indirizzo della vita, che è frutto di sapere bene appropriato. Vi si insegnerebbero quindi la lingua e le lettere italiane, la storia generale e la geografia con speciale riguardo alla storia ed alla geografìa dell' Italia, l1 aritmetica, gli elementi di geometria, la computisteria e V e-
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