Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
24 luglio 1869 295
patti preliminari di una convenzione per le opere da e-seguirsi nel porto di Brindisi le quali ascenderanno alla spesa di meglio che dodici milioni di lire.
ADDI' 20, martedì.
— NAPOLI. Corte di assise. Abbiamo avuto oggi un' altra sentenza di morte. I giurati, cui presedeva il deputato Capone, hanno messo fuori a voti unanimi un verdetto di colpabilità: non ostante gli amici e i compagni dell' omicida che ingombravano la sala dell' udienza.
I minacciosi volti nulla hanno potuto negli animi dei giurati, come nulla le violenti pressioni che, dicono, essersi loro fatte prima del giudizio.
Essi quindi hanno dato in questa congiuntura una molto onorevole pruova di coraggio da non potersi lodare abbastanza e da servir di esempio a tutti coloro che siedono al fragile banco di queste corti dove il più delle volte la commiserazione fa velo alla verità.
Si trattava d'un omicidio premeditato commesso nelle carceri di s. Francesco in cui stavano rinchiusi l'ucciso e l'uccisore, entrambi camorristi.
L'uccisore, Raffaele Ramanzino, lia 22 anni di età, T ucciso ne avea soli 19.
II primo dei due, allorché nel passato anno per furto fatto su la via e per aggressione alla forza pubblica era menato in carcere, raccomandò all' altro la sua a-mante. Costui invece se ne invaghì e con la violenza T ebbe ai suoi piaceri. Il tradimento non rimase segreto al tradito, che anzi la donna medesima, andato a visitarlo, glielo confidò.
Condannato com'era a 20 anni di lavori forzati, non ebbe altra speranza di vendicarsi che venendo il falsoLjOOQle
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Brindisi Capone Raffaele Ramanzino OOQle Francesco
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