Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
24 luglio 1869
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rò solo delle sei dove ad ognuno si permette 1' accesso. Le quali, per ordine d'istituzione, sono :
La Brancacciana fondata l'anno 1675 dal cardinale Francesco M. Brancaccio con i propri libri, messa nell'edificio a bella posta fabbricato dal suo esecutore testamentario: ad innalzare il quale generosamente concorse anche Alessandro Pignone del Carretto principe di Alessandria aggregandovi una sua casa che per tal fatto volle dare in dono.
Quella dell' Oratorio formata sul principiare del passato secolo e aperta al pubblico dai padri filippini, indottivi da Giambattista Vico, con i libri che per tale intendimento comperarono dalla famosa biblioteca dell'illustre Giuseppe Valletta.
La Nazionale chiamata Reale borbon ica fino al 1860, aperta ai 13 gennaio 1804 da re FerdinandoIV con ili-bri farnesiani ereditati da re Carlo per ragion di sua madre, con quelli della espulsa compagnia e di vari conventi soppressi, e con gli altri fatti comperare dallo stesso sovrano.
Quella della R. università aperta nel 1823 con i libri del marchese Taccone acquistati dal municipio: e però dopo circa 20 anni da che re Murat, a cui il municipio volle darli, ne avea fatto dono all'università per formarne una pubblica biblioteca, in servigio specialmente degli studiosi.
Quella serotina di Sangincorno, imaginata dal comm. P. E. Imbriani, aperta poi nel 1863 con i libri di tutte le biblioteche, tranne una, appartenenti agli aboliti mi-. nisteri di Napoli e con molta parte della palatina.
E da ultimo l'altra che nel suo genere credo unica in Italia, della Scuola di applicazione degli ingegneri,
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