Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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cronaca napoletanaMancava colà un professore. E il Bochicchio, credo non ancora ventenne, sì caccia ardito fra i concorrenti, in mezzo ai quali sa che parecchi sono maturi di anni e già conosciuti.
Ma egli, ignoto a tutti, non si scoraggia. Comprende che la sua poca età gli fa guerra, ma non importa.
Il concorso è bandito. Un tremito avrebbe dovuto prenderlo, quando al cospetto di tante persone accorse e dei vecchi e severi giudici, fu chiamato a sostenere il difficile esame. Egli invece non venne meno a se stesso e conservò l'animo in tutta la pacatezza di colui che si accìnge all'opera più comune e triviale della vita.
Pochi giorni dopo un giovine partiva da Napoli e giungeva in Forenza.
Era il novello professore dell'ospedale dei Pellegrini.
— LECCE. Uragani. Tra i molti fulmini che insieme a dirotte piogge e a fitta gragnuola caddero verso il finire del mese in questa città, ve ne è stato uno, che penetrando nella sagrestia della chiesa dedicata a s. Francesco di Paola, distrusse quanto vi si conteneva in oggetti sacri di tela, di legno, di argento e di altri metalli: e riuscendo su la via, gittò a terra la sentinella del carcere limitrofo alla chiesa.
— MAIORI. Festa centenaria di s. Maria a mare. Per tre giorni continui, dal 13 alla domenica seguente, si è celebrata con grandissima pompa questa festa in Maio-ri: nella quale città, non ha guari, S. A. R. il principe ereditario riceveva un'accoglienza che per lungo volgere di anni non sarà da lui dimenticata.
Vi si sono cantate due messe solenni e i vespri, la cui esecuzione venne diretta dal loro medesimi compositori: il maestro Battista e il maestro Pagano.
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