Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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cronaca napoletanaNel 1808 entrò nell'accademia militare diretta allora dall'illustre generale Parisi, nella quale rimase diciotto mesi dando continue pruove di amore allo studio e d'ingegno. Sui finire del 1809 fu volontario e quindi sergente nel terzo reggimento di linea. Nel seguente anno ebbe parte allo sbarco dei francesi in Sicilia e poscia alla campagna di Calabria sotto gli ordini del generale Mac-donald.
Nel 1813 divenne ufiziale dopo di aver riportato un colpo d'archibugio nella coscia sinistra. Fu quindi all'assedio di Ancona, trovandosi all'azione di Campoli e Occhio-bello in aprile del 1815, alla battaglia di Macerata nei giorni 2 e 3 maggio, e al passaggio del Chienti sotto gli ordini di re Murat. *
Nel 1815 passò nel reggimento Principessa comandato dal colonnello Costa. L'aver militalo sotto gli ordini di un tant'uomo non è elogio dappoco per lui.
Nel 1820 trasse alla spedizione di Palermo capitanata dal generale Florestano Pepe. Le straordinarie pruove di valore che dettein quella congiuntura gli meritarono il grado di capitano, la croce di s. Ferdinando e un colpo di mitraglia.
Nel 1821 gli si tolsero il grado e la croce. E gii si sarebbe tolta anche la cicatrice che ricordava la sua bravura se si avesse potuto.
Dopo due anni fu richiamato ai servigi militari, ma come sottotenente: e messo al seguito di Delcarretto, allora colonnello e commissario del re, andò in Capitanata. Tornò ad essere capitano nel 1829 passando nel 1835 alla reale gendarme: a in Calabria che salvò dalla rovina in cui l'avrebbero gittata le molte centinaiaLjOOQle
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