Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
settembre 1869
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giuro. Nè il suo presentimento venne meno. Del che ebbe ad avvedersi quando nel 1849, essendo uno fra i componenti la Camera di disciplina, gli fu presentato un foglio perchè lo sottoscrivesse. Era una supplica al re per abolire la costituzione data l'anno innanzi. E inutile dire che cosa il de Monte rispondesse a chi gli proponeva il vilissimo atto.
Durante i suoi quaranta anni di avvocheria, il de Monte fu sempre scelto a sostenere le cause più dificili e gravi appartenenti quasi tutte alle nostre più nobili e doviziose famiglie. Sopra ogni altra cosa però preferi difendere i liberali o esuli o condannati, contro il governo che ne addentava i beni : siccome ne fanno bellissima fede le cause che molti avvocati rifiutarono e che egli accettò in difesa del generale de Gonciliis e del Castagna deputato al parlamento nel 1820. Il suo animo nobile, retto e lontano da ogni mira d'interesse non consentì mai che egli perorasse per ciò che non era giusto ed onesto. Per modo che non è a maravigliare se per queste sue rare doti, congiunte alla dottrina ed alla somma virtù che fu in lui del lavoro, il governo italiano nel 1860 ne trovò splendida la fama e lo volle consigliere di cassazione. Ma il re non credendo di aver fatto abbastanza per lui, un anno dappoi lo creò senatore, e nel 1862ufiziale dell'ordine dei s. Maurizio e Lazzaro.
Salito in tanta altezza, è vano ricordare che nel 1847 fu governatore fiscale del pio istituto di s. Ivone, le cui opere, come a tutti è noto, consistono in ispezialtà nel difendere gratuitamente i poveri anticipando in pari, tempo le spese che occorrono ai litigi: nel 1859 consiglière della nostra provincia: e dal 1860 in poi, decurione del municipio di Napoli, regio procuratore pres-
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