Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
440 cronaca napoletanaso TAmministrazione diocesana, vicepresidente della Commissione per raccogliere e distribuire soccorsi a famiglie povere, soprintendente della real Casa degli incurabili: e da ultimo, componente la Commissione di Napoli incaricata di esaminare la riforma del codice civile, alla quale recò tutt' i vantaggi che si attendevano dalla sua dottrina, già manifestata su questo difficile ed importantissimo argomento con la sua stupenda opera intitolata Pensieri su gli attuali codici e sulla necessità di riforma, grosso volume di meglio che 300 pagine pubblicato in Napoli fin dal 1860.
Fin qui il giureconsulto. Ora dell'uomo politico e dello scrittore.
Egli fu l'uno e l'altro. E il paese ne ebbe anche utile e gloria.
Le sue lettere politiche, e varie ne pubblicò, mostrano come egli fosse addentro nelle cose di stato. Quella segnatamente al generale Lamarmora, allora presidente del Consiglio dei ministri, scrittagli nel 1866, svela in lui un profondo sapere di governo che spiacque pel franco narrare i mali della cosa pubblica, per modo che molti furono i biasimi che gliene vennero, da chi se ne sentiva colpito, ma che egli respinse e tenne in non cale conia dignità della sua indipendenza e con la verità delle sue asserzioni.
Questa lettera non fu che un'appendice alle Osservazioni sull' amministrazione del regno d'Italia, da lui messe a stampa due anni innanzi, delle quali è cosa assai difficile di trovare oggi un esemplare. Esse sono divise in quattro capi, intitolati: I. Rapida occhiata sulla politica esternagli. Interna amministrazione, i cui argomenti speciali sono la contribuzione fondia-
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