Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
1 i ottobre 1869
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l'adempimento del mio dovere come militare, e chiesi ed ottenni il mio ritiro; ed in quest'occasione, prima di ritirarmi, scrissi e pubblicai un addio alle mie truppe, facendo conoscere le naie idee ed i consigli inutilmente dati ai principe , senza che una parola fosse sorta per contraddirmi.
« Fui richiamato dopo pochi giorni per prendere il comando, onde salvare l'onore militare dell'esercito, come fu detto. Accettai, ma respinte le condizioni da me messe avanti, per compiere degnamente il mio incarico, mi dimisi definitivamente, rinunziai con la mia famiglia a pensioni ed onori e ad ogni vincolo che mi legava ancora a chi pareva stanco di regnare , mentre era appena salito sul trono, e mi ritirai privato cittadino a Berna.
« Io partiva da Napoli, e l'esercito napoletano rimaneva tuttora intatto ed organizzato, e comandato dai suoi capi e generali.
« Chiamato reiterate volte dal conte di Cavour, mi recai a Torino, allorché conobbi quali fossero esplicitamente le di lui intenzioni.
« Non venne mai in mente al conte di Cavour di propormi di marciare contro il palazzo reale. Simile viltà non poteva essere concepita da un uomo di Stato, e molto meno proposta a chi aveva indossata l'onorata divisa del soldato.
« Il conte di Cavour mi diede solo l'incarico , ed io lo accettai, di portar intatta quella parte che avessi potuto dell'esercito napoletano sul Mincio, allorquando non avrebbe potuto più giovare in Napoli, onde era forza che al più presto si fosse avuta per la causa nazionale. Accettai con piacere l'incarico , anche perchè in questoLjOOQle
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