Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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cronaca napoletanada ultimo si è pubblicata una memoria intitolata Sul Banco Ruffo Scilla, lettera ad un capitalista,di C.A.
Nel celare il proprio nome, se è stato giudizioso l'autore del libello, troppo modesto è stato quello della difesa. Io non so se le iniziali rispondano veramente al nome di chi l'ha scritta. Ad ogni modo la calma , la dottrina, i modi adoperati nell' esporre le operazioni del cavaliere, mostrano nello scrittore un uomo educato ad ogni gentilezza e alla pratica degli affari commerciali. E quindi molto dispiacevole che egli non si sia palesato: tanto in questi tempi è il bisogno di conoscere col loro vero nome coloro i quali sono gentiluomini nelle quistioni chn imprendono a trattare, per aggiungerne uno di più ai pochissimi che ne abbiamo.
Ruffo Scilla insomma che fa per dare un utile così grande ai suoi capitalisti? Compra e vende ad ogni ora, ad ogni momento ed in vaste proporzioni rendita i-scritta , carta monetata ed oro. Questo è il principale perno e il maggiore intorno a cui si aggirava altravolta il 16 per cento ed oggi il 4.
Il governo ha poi dritto, come l'anonimo B.D.G. pretende, d'intervenire nelle operazioni e nei traffichi del cav. Ruffo Scilla? Il cavaliere è un privato,non è un banco , come i giornali e gli opuscoli si piacciono di chiamarlo. Il nome datogli di banco non è esatto, ma convenzionale. Le operazioni che egli fa sono dunque di privato con privati, e il governo può mischiarvisi nel solo caso di reclami su l'esattezza o su la buona fede di lui: ma fino a che tutti i suoi capitalisti non hanno a lamentarsi, non vi è nò amministrativamente nè giudiziariamente, ma solo per fatto arbitrario e in opposizio-
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