Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
1 i ottobre 1869
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ne della legge, chi possa domandargli conto dei fatti suoi.
E certo intanto che non oggi in cui il premio che egli dà ai capitalisti è ridotto al 4, ma quando era del 16, il cavaliere Ruffo Scilla non è mai venuto meno di un'ora sola agli obblighi contratti. E i capitalisti che dal bel principio gli ebbero fede, hanno quadruplicato con i soli premi avuti finora il denaro che gli affidarono. La qual cosa ì nuovi che a luì affluiscono di continuo, se non faranno in egual modo, lo raddoppieranno sicuramente in soli 33 mesi.
E per tornare all'anonimo G. A., invito tutti a leggere lo scritto che questa mattina ha fatto di pubblica ragione. Vi si vedrà che egli ha pronunziata l'ultima parola sopra una quistione nata per bene, proseguita per male, finita ad onore del cavaliere Ruffo e di coloro, che gentiluomini in gran parte e suoi pari, hanno creduto e credono in lui.
La sua proverbiale onestà ha bandita la pubblica diffidenza: per modo che si è giunto finoggi a depositare nelle sue mani oltre a due milioni di lire, senza nessuna altra guarentigia che un nome : il nome però della famiglia Ruffo Scilla, una fra le sette grandi case del regno di Napoli e una fra le più nobili ed illustri del regno d'Italia.
Questa fiducia illimitata, universale, che tutti a ragione chiamano prodigiosa, è un tratto, forse l'ultimo, di giustizia e di omaggio all'aristocrazia napoletana.
ADDI' 15, venerdì.
— ATTI UFICIALI. Convenzione imternazionale. Due decreti dati nel 26 del passato settembre, pubblicati og-
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