Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
28 novembre 1869
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Ora non trovandosi nessuna cosa seria che non ne abbia da lato un'altra ridicola, eccoci all'illuminazione dei giardini al largo del municipio, della quale si menava tanto grido da più giorni per la novità a cui si dicea che dovesse essere informata.
Di fatto la novità vi era, avendo ridotta una illuminazione di gioia in un'altra di camposanto.
Cento e più globi opachi che messi per terra sembravano altrettanti teschi, mentre numerosi lampioncini in cima alle piante pareva che illuminassero sepolcri e cimiteri, hanno destata la pubblica ilarità. D'un tratto da quanti vi passavano d'innanzi si è cominciato a cantare il De profundis e a dir preci per le anime del purgatorio.
A queste intonazioni funebri ognuno si commoveva dal ridere, sì che in ultimo tutto il paese è andato a letto non potendosi togliere dallo sguardo la luminaria di Ottino e l'altra dei giardinetti, ambe nuove e maravigliose, ma in senso così diverso fra loro.
Ma quelli che hanno assistito alla svariata festa di stasera sono poi tutti andati a letto ?
Credo di no: chè moltissimi dei venuti per questa ricorrenza in Napoli, so che non hanno trovato da stare in nessun' albergo e dovranno passar la notte sa Iddio dove e come.
--Manifestazione musicale. Non era finita la festadella giornata, quando stasera in mezzo alla piazza della reggia si è levato un canto. Era una serenata al principe di Napoli scritta dal cav. D. Jaccarino,posta in musica dal cav. Teodoro Cottrau.
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