Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
31 dicembre 1869
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ra concepita, e fu obbligato unanimamente ad un bis che la numerosa assemblea onorava di caldissimi applausi.
« Viva l'Italia che ci manda i suoi tesori musicali per inebriarci nei loro incanti ».
--- Birliografia. E sparita in questo mese un'altragrande biblioteca. Apparteneva alla famiglia del principe di Santopio.
Tutti dicevano che questa biblioteca vi fosse, sapendosi che il padre dell'odierno principe era compratore continuo di libri antichi, mentre lo stesso, ma con minore affetto, faceva il presidente, germano di lui non ha guari defunto.
Ma nessuno ebbe mai a vederla, sì che per i bibliografi napoletani essa era un mito anzi che un fatto.
Spettava al commercio di penetrare in questo mistero, che in effetto raggiunse, gittando quindi nella piazza migliaia di volumi, fra cui molti di un merito singolare. E però la biblioteca in questo mese è uscita dai principeschi armadi e in breve le opere più importanti per bellezza di esemplari o per rarità di edizioni sono passate in gran parte nelle mani di vari collettori.
La bibliografìa si preoccupa dello sparire frequente che fanno tra noi le più grandi biblioteche private, per le quali, assai più che per le pubbliche, tanto onore è venuto fin dai più antichi tempi alla nostra città.
Proseguendo in questo modo,fra poco non ne avremo * più alcuna, dappoiché le antiche che si disfanno non sono supplite da nessuna nuova che si faccia. Anche a Parigi, non a quando a quando come da noi, ma ogni giorno si vendono grandi e speciose collezioni:però ogni giorno sorgono colà nuovi collettori e nuove biblioteche.
Ma in Napoli le cose vanno ben altrimenti. Fino a die-
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