Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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cronaca napoletanaci o quindici anni or sono, parea che tuttodì sorgesse qualche nuovo collettore. Oggi non più : sia che oggi manca modo a molti di metter da parte un pò di danaio per acquistar libri, sia che la svogliatezza sembra dominar l'universale per gli studi bibliografici, sia finalmente che il disamore del governo per essi si eia iniettato nel popolo.
Fortunatamente varie collezioni speciali e molte biblioteche di libri antichi ci rimangono tuttavia, ma non molti collettori: dei quali, alcuni annoiati non acquistano più libri, ed altri continuando ad amar passionata-mente la bibliografia, continuano forse, ma freddamente e non senza sagrifizi, nei loro acquisti.
Qualche altra collezione invero ,sebben lentamente, si è pur cominciata a fare da poco in qua, adoperandovi amore ed intelligenza.
Ma sono due soltanto, forse tre. Di esse mi piace notar quella del cav. Ferdinando Caracciolo di Torchiaro-la il quale si è dato a raccogliere tutt'i libri che trattano di argomenti storici napoletani: impresa alquanto ardua per esser oggi in gran parte divenuti rari, ma soprammodo lodevole, perchè oltre quelle del commendatore Nolli, del cav. Alessandro Giordano e dell'architetto signor Parascandolo, non ne abbiamo altre che sien degne di nota in questo argomento.
Non si supporrebbe che nello spazio di soli dieci o quindici anni se ne sono sciupate forse venti che ne a-vevamo, la cui specialità era appunto la storia patria.
Debbo intanto aggiungere che la biblioteca di San-topio non è stata oggi interamente venduta. La parte che raccoglie le edizioni del primo secolo della stampa e che si dice molto vasta, è tuttora in possesso del prin-
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