Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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cronaca napoletananel suo palco. Ieri tutto vi si passò tranquillamente, non
cosi stasera essendovìsi gridato evviva alla Francia repubblicana.
Era naturai cosa che questa alquanto vivace improvvisata non si tollerasse.
Il conte Ricciardi ha protestato, ma da quel gentiluomo che tutti sanno. Ognuno quindi se ne è andato per i fatti suoi: i quali, futili che vogliano pensarsi, hanno forse dovuto essere più importanti di quelli che così bruscamente sono stati interrotti.
Dimenticavo, come ho dimenticato di scrivere ieri sera, che in ambe le volte i palchi e la platea sono stati pienissimi, in ispecial modo di giovani trattivi in gran parte dal bollore degli anni e dal desiderio di novità.
Non sembra però che vi fossero molti uomini gravi, noti per opere d'ingegno,locati in alta condizione sociale. Forse il conte Ricciardi li attendeva nelle sere seguenti.
Vi è intanto chi dice che questa chiusura sia stata una fortuna per l'anticoncilio, tenendo per fermo che il teatro fra qualche sera sarebbe rimasto assolutamente vuoto, o solo col signor conte.
ADDI' 11, sabato.
— ATTI UFICIALI. Trattato di commercio. NellaGaz-zetta uficiale di oggi vi è un decreto dato ai 25 del passato novembre col quale si dà intera esecuzione ai due protocolli sottoscritti a Buenos Ayres nei giorni 1 e 30 settembre di quest'anno, in forza dei quali il trattato di commercio e navigazione fra la Sardegna e la repubblica Argentina in data del 21 settembre 1855 è mantenuto in vigore fra l'Italia e la stessa repubblica.
--Esposizione antropologica. Un altro decreto inLjOOQle
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