Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
13 DICEMBRE 1869 f)01
Anche vari giornali dell' Italia superiore sono entrati quindi a discutere su ciò, portando tutti, ma senz'irà e senza passione perchè lontani, lo stesso avviso che il governo non ha nessun dritto di mischiarsi negli affari del cav. Scilla e di quanti, anche a titolo di privati, contraggon debiti con altri privati. La quistione però non è rimasta tra i giornali, ma pare che sia salita molto più su. Da quanto me ne vien detto, il governo l'ha anch'esso studiata così a Firenze che a Napoli e non ha potuto riconoscere in sè alcun diritto da sperimentare.
Ma i sostenitori di questo dritto non si danno vinti ancora.Veduta l'inutilità degli eccitamenti fatti al governo, ora ne pongono in campo un ultimo che reputano il loro cavallo di battaglia, alla Camera di commercio. Credo però che l'avviso degli uomini tanto saputi che seggono in questa Camera, in luogo di essere un trionfo, sarà la loro ultima disfatta.
Ad ogni modo djj che l'interesse dal 3 è salito al 12, la fede pubblica affidava alla probità del cav. Scilla ingenti capitali, che in un solo mese hanno raggiunta la straordinaria cifra di oltre ad otto milioni. E non solo da Napoli gli veniva tanto danaio, ma da varie delle nostre province, donde persone a lui assolutamente ignote, col mezzo della posta gl'inviano ogni giorno migliaia di lire rinchiuse in lettere con la preghiera d'impiegarle nel suo banco.
È agevole a chi sa d1 abaco trovar la enorme somma a cui hanno dovuto ascendere gli interessi che in questa sola mattina si pagavano dallo Scilla su tanti milioni al 12 per cento.
— CALABRIA. Disastro. Non bastava a questa contrada il tremuoto che tuttavia, sebbene leggiero, si av-
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