Storia di Roma di Ettore Pais
LE FONTI DELLA PIÙ ANTICA STORIA ROMANA.
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dell'Italia meridionale, 11011 è molto più nota per i tempi anteriori. Ci sono fornite con apparenza di esattezza le date delle fondazioni di Siracusa, di Nasso, delle altre città calcidiclie e cosi via di seguito; ma a queste indicazioni (che hanno un valore approssimativo e dalle quali si può solo ricavare che verso il 700 a. C. sorsero le più antiche colonie) ed alle successive immigrazioni avvenute durante il secolo seguente, tiene dietro una profonda oscurità circa il vero sviluppo storico e costituzionale. Tale silenzio dura, si può dire, sino verso il 510 a. C. Sicché, per tutto un lungo periodo di circa due secoli, non possediamo che pochissime notizie frammentarie, che dal lato della cronologia sono oltremodo incerte. A dare una spiegazione di questo fatto non vale l'osservare che la storia di codesti popoli è in gran parte perita, e, che a noi di essa pervennero solo miseri frammenti. Se a noi non è giunta una narrazione diffusa di codeste età rispetto ai Greci di Occidente ci è però tanto rimasto dal complesso della letteratura antica da cui risulti in modo manifesto che gli stessi Italioti e Sicelioti della storia nazionale anteriore alla metà del secolo VI non sapevano se non quel poco, molto poco, che si poteva ricavare dall'elenco dei sacerdoti e dei magistrati, ovvero dalle poesie mitologiche e genealogiche e dalle leggende cantate dai loro poeti.
La storia dei popoli barbari d'Italia non ebbe principio prima del contatto con i coloni ellenici, e le notizie cronologiche ed etnografiche che ci sono pervenute intorno alle antichissime immigrazioni di tali genti indigene non sono altra cosa se non i calcoli e le speculazioni degli stessi Greci, i quali come per conto proprio cercavano di fare risalire le loro origini ai tempi favolosi della guerra degli Achei contro Troia, cosi le vicende delle popolazioni della Penisola ricollegavano con gli stessi Troiani dei quali le reputavano discendenti. Nel fatto, per le età più vetuste, codesti popoli italici non potevano narrare altra storia se non quella che veniva loro concessa dai Greci, e di vera non ne possedevano copia maggiore di quanta venisse a formarsi per il contatto dei coloni ellenici, i loro maestri in fatto di civiltà materiale e spirituale, che erano in possesso della scrittura, e che in virtù delle felici disposizioni del loro
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (26/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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