Storia di Roma di Ettore Pais
ARISTOTELE, D1ILLO, DURI DE, TIMEO.
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storico di Sanio, che raccontava le gesta di Agatocle e la vittoria romana a Sentino. (*) La potenza romana, che andava, si può dire, crescendo di giorno in giorno, si rendeva sopratutto temibile ai Greci dell'Italia meridionale e della Sicilia, i quali avevano già dovuto sentire il peso della invasione dei Sanniti, dei Lucani e dei Ma-mertini. Si comprende quindi come Aristosseno di Taranto, il discepolo di Aristotele, che scriveva verso gli ultimi anni della grande guerra sannitica, la fine del secolo IV, quando Roma cominciava a sentire ed a far sentire più o meno direttamente la sua efficacia su Taranto, fingesse che anche fra i Romani vi fossero stati discepoli di Pitagora e parlasse della conquista che essi avevano fatto di Pesto. (*) Si comprende del pari come il primo che non si limitasse a raccogliere vaghe informazioni mitiche od etnografiche, ma tentasse di esporre una breve storia delle origini o delle vicende romane, fosse il siciliano Timeo, che al fine di meglio conoscere la storia della Città si recava, come già dicemmo, nel Lazio e visitava tanto Lavinio quanto Roma. A Lavinio si informava intorno alla natura dei sacri arredi conservati nel tempio dei Penati, a Roma interpretava dal punto di vista delle origini troiane la cerimonia del cavallo che vi veniva annualmente sacrificato. (*) Che un concetto politico stesse a fondamento delle ricerche di Timeo dimostra anche la data che egli assegnava alla fondazione della Città. Roma e Cartagine sarebbero state fondate lo stesso anno, (4) e questa indicazione, del genere di quella riferita per la " ktisis „ di Siracusa e di Corcira, (") mirava ad esprimere quella alleanza che fino dal IV secolo, stando all'annalistica romana, congiungeva i Romani ed i Car-
(l) Duiud. apd Diod. XXI, 2, 6. V. oltre in questo volume al cap. Vili.
O Aristox. fr. 5, 90 M. F11G. II, p. 273; 291.
(3) Le notizie di Timeo relative a Roma sono in parte raccolte nel diligente lavoro del Gkffckkn, Timaios GcoWestcns (Berlin, 1892), p. 45; 147 sqq. Sulla sua visita a Lavinio v. Dionys. Hal. I, 67, a Roma, dove seppe del cavallo che si sacrificava in Ottobre, v. Polyb. XII, 4, 6. Che poi derivi da lui la notizia sulle monete che avrebbe battuto Servio Tnllio è oggetto di discussione. V. oltre al cap. III.
(4) Ti», apd Dionys. Hal. I, 74. Syncell. p. 155.
(5) V. la mia Storia d. Sicilia c d. Magna Grecia, I, p. 174 sg.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (42/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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