Storia di Roma di Ettore Pais
LE PROTESTE ELLENICHE. - GLI ANNALI DEI PONTEFICI.
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come presso tutti i popoli, ha contemporaneamente origini pubbliche e private.
Le K gentes „ romane, come i ysvvj dell'antica Grecia, cercarono ben presto nella poesia e nelle laudazioni funebri la glorificazione del proprio valore e della conseguita ricchezza e potenza. Ma la necessità pratica di notare la successione dei sacerdozi o delle magistrature, tanto in servigio del tempio e dello stato, quanto a tutela degli interessi privati, si svolse naturalmente all'ombra dei templi che a Roma, come dovunque, furono i più antichi archivi. I canti convivali, qualunque sia stata la loro origine, rispetto alla cronologia ed alla loro duratasi fusero tutto al più, come già dicemmo, nelle postoriori memorio di famiglia. I più vetusti elenchi dei sacerdoti e magistrati romani si andarono man mano trasformando in una secca e breve cronaca compilata dai sacerdoti dello stato. Sotto questo punto di vista le origini della storiografia romana non furono per nulla diverse da quelle della Grecia. Anche fra i Greci l'elenco dei vincitori ai giuochi di Olimpia e delle sacerdotesse di Argo diventarono con il tempo i più autorevoli materiali di indole cronologica, e i redattori dell'elenco dello sacerdotesse argive, accanto alla indicazione dell'anno, notarono i fatti d'indole locale, su per giù allo stesso modo che negli annali dei pontefici massimi si stimò necessario ricordare le magistrature annuali, i prodigi celesti e terrestri. Quando abbiano avuto principio a Roma codesti annali pontifici non è più certo di quando si sia cominciato a fissare ed a conservare con la scrittura le u laudationes .. funebri. Da Cicerone, che di queste ultime fa menzione, apprendiamo bensì che erano documenti che contenevano molte falsificazioni, ma non siamo informati rispetto al termine cronologico più antico, al quale credeva si potessero assegnare. (') Certo quelle di cui da altri ci viene fatta esplicita testimonianza, non risalgono oltre agli anni che precedono immediatamente lo scoppio della seconda guerra punica; (*) e tutto quanto
(') Cicerone. Brut. 1G, GÌ, le ricorda, accanto all'orazione di Appio Claudio, come i più antichi monumenti della prosa romana.
(2) La più antica lattazione a noi nota sarebbe quella di Q. Cecilio Metello per suo padre Lucio nell'anno 221 a. C. v. Plin. XII. VII, 139. Terrebbero dietro
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (50/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Grecia Roma Grecia Greci Olimpia Argo Roma Cicerone Cicerone Appio Claudio Cecilio Metello Lucio Plin
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