Storia di Roma di Ettore Pais
28
CAPITOLO I. - PROLEGOMENI, FONTI ETC.
a noi è pervenuto rispetto «gli annali massimi rivela nel modo più manifesto, che se vi fu una originaria e sterile compilazione di annali pontifici, le tenne dietro di buon'ora, ossia dopo che i contatti con i Greci divennero frequenti, una più ampia redazione. Fatti di questo genere si erano del resto giii verificati nella Grecia medesima. L'elenco delle sacerdotesse di Argo venne, per esempio, con il tempo allargato ed interpolato in modo da registrarvi non solo fatti relativi alla città del Peloponneso e delle altre legioni della Grecia propriamente detta, ma persino dei barbari di Occidente. (') Così l'antica cronaca di Sicione, che faceva del pari menzione delle sacerdotesse argive, venne rimaneggiata al punto da tenere presente persino la storia mitica dell'arte e della musica, a cominciare da Lino. (-) I pubblici annali conservati a Sparta, in età tarda erano al corrente di fatti di cui Dicearco (che pure dagli Efori era stato incaricato di scrivere un testo ufficiale sulla costituzione spartana, e dei pubblici monumenti della città era quanto altri mai esperto) non aveva avuta cognizione, f) Da una esplicita dichiarazione di Catone, confermata da altri passi, veniamo a sapere che i pontefici massimi solevano segnare in una tavola imbiancata i nomi dei magistrati, i prodigi celesti, gli ecclissi ed il prezzo dell'annona. (*) Ma con questi documenti, i quali non erano che un modesto allargamento del calendario affidato alle cure dei pontefici nulla hanno a che fare gli annali massimi di cui parla Cicerone,
quelle di Fabio Cnnctator per suo figlio, Plut. Fai. 1 e di M. Claudio per suo padre. Liv. XXVII, 27.
(l) Porge prova di falsificazione storica e di rimaneggiamento dell'antico elenco il passo di Dionisio di Alicarnasso, I, 22, di cui, sulla fede di Ellanico si asserisce che i Siculi abbandonarono l'Italia tre generazioni prima della guerra troiana, nel ventiseiesimo anno del sacerdozio di Alcione in Argo. Lo stesso vale per l'altra indicazione serbata pure da Dionisio, I, 72. Se tali uotizie appartengano realmente al rimaneggiamento che fece Ellanico ovvero ad uno posteriore è un'altra questione.
(*) Plut. iì. tuus. 3, 3 sq.
(3) Plct. Agenti. 19, 7.
(*) Cat. apd Gkll. II, 28, G * non lubet scribere, quod in tabula apud * pontificem maximum est quotiens annona cara, quotiens lunae aut solis lumine " caligo aut quid obstiterit „ ; cfr. Serv. ad Aen. I, 373.
| |
Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
|
Pagina (51/656)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Greci Grecia Argo Peloponneso Grecia Occidente Sicione Lino Sparta Dicearco Efori Catone Cicerone Fabio Cnnctator Plut Claudio Porge Dionisio Alicarnasso Ellanico Siculi Italia Alcione Argo Dionisio Ellanico Plut Plct Cat Gkll Aen Fatti Fai Liv Serv
|