Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAPITOLO I. - PROLEGOMENI, FONTI ETC.
      di tali liste si muovevano dubbi persino nell'antichità. (') D'altra parte è ovvio osservare che codesti libri non potevano essere più vetusti del 344. a. C. in cui, secondo la cronologia volgare, il tempio stesso venne eretto sul luogo dove prima era la casa di un privato.
      Non ci fermeremo qui a discutere la comune opinione che nel tempio di Giove Capitolino, salvatosi nell'incendio gallico, si serbassero monumenti scritti di età antichissima. Nessun dato degli antichi autori accenna a monumenti di tal genere custoditi in codesto tempio ad eccezione dei libri sibillini e dei chiodi conficcati nella parete di esso dai " praetores maximi .,. Le tavole e l'archivio dei pontefici, non meno dei loro commentari, si conservavano nella llegia che verso il 390 a. C. venne bruciata, e, quando i Galli furono partiti, le leggi delle dodici tavole, non meno di quelle dei re, secondo la tradizione, non erano affatto custodite nel Campidoglio, ma si cercarono nella Città distrutta dai Galli. ( ') Del resto sarà vano insistere maggiormente su questo argomento se, come speriamo, ci riescirà dimostrare che il tempio di Giove Capitolino non è affatto anteriore all'incendio gallico e non precedette quello vicino di Giunone Moneta nell'ufficio di archivio pubblico. (3) Dall'altro canto possediamo indizi abbastanza sicuri, i quali ci mettono in grado di constatare come soltanto dopo il 272, ossia dopo la partenza di Pirro, si cominciò ad esaminare con maggiore attenzione le viscere degli animali. (*) I prodigi espiati per cura dei pontefici parrebbero anzi essere stati registrati negli annali non prima del 249 a. C. (s) Solo qualche decennio dopo si pose attenzione a fissare gli ecclissi, che secondo Catone erano notati dal pontefice massimo nei suoi annali; e sappiamo che, prendendo a base l'ecclisse avvenuto al tempo di Ennio, nell'opera di costui, come negli annali massimi,
      (') Licin. Macr. apd Liv. IV, 7; Dionys. Hal. XI, 6, 2. Cfr. al cap. s. c.
      (*) Liv. VI, I, 9. V. oltre al cap. IX.
      (*) Rimando oltre ai cap. Ili e VI.
      (?) Plin. NIL XI, 186.
      (5) Con questo anno comincia l'elenco dei prodigi notati da Julio Obsequente. V. le giuste osservazioni del Mommsen nella ed. dello Jahn, p. XX. Quelle fatte dal Sbkck, die Kidendertafel der Pontifìces (Berlin, 1885) non mi sembrano degne di attenzione.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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