Storia di Roma di Ettore Pais

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      CATONE E LE SUE " ORIGINI .
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      tore. II trionfo politico dei Romani sul mondo ellenico era però evidente e per questa ragione ò tanto più notevole il tentativo fortunato di Catone di aver ripreso, diremo così, le tradizioni di Appio Claudio e di aver daccapo fatto uso della lingua nazionale.
      La esplicita dichiarazione di qualche autore antico, che, solo quando era giunto al limitare della vecchiaia Catone studiò le opere letterarie dei Greci, ha un valore molto relativo. (') Sino dalla sua prima giovinezza Catone aveva udito a Taranto i discorsi d Jla filosofia neo-pitagorica, che in quella città aveva avuto sede ufficiale. (•) Verso i quaranta anni era così poco alieno dall'amare le arti e le scienze elleniche, che prese a proteggere Ennio e lo condusse seco dalla Sardegna. Era così infervorato nello studio della storia greca, che contribuendo alla vittoria nella battaglia delle Termopili (191 a. C.). dichiarava di aver tenuto presente quanto si era fatto nellaAlbino con rispetto e come di un u jido dotto ed eloquente. Se Polibio, XXXIX. 12. si fa eco dei frizzi di Catone, ciò dipende non solo dalla pacificazione dei suoi protettori con costui ma anche dalla circostanza che egli aveva bisogno dell'opera di Catone rispetto al rimpatrio ed agli onori da restituirsi agli ostaggi Achei, Plut. Cat. Mai. 9. Del resto l'opera di Polibio, è ed stato più volte notato, conteneva molti dati che dipendevano da Catone. Rispetto anzi alla più antica storia romana, Polibio, si può dire, non porgeva nulla di proprio, ma attingeva od a Catone od a Fabio, salvo casi speciali, come rispetto alla cronologia delle guerre galliche, sul che v. oltre al cap. VI.
      (') Sul tempo in cui Catone avrebbe incominciato a studiare gli autori greci correvano evidentemente due versioni. Secondo alcuni, Plut. Cut. 31 «i. 5, cfr. Cic. Cat. Mai. 12,39; 21, 78 sino, da giovinetto egli avrebbe ascoltato i discorsi del pitagorico Nearco a Taranto ed apprese le dottrine platoniche. Secondo un'altra tradizione, Plut. ih. 6; Cic. Acad. II, 5. Cat. Mai. 7. 20; 9. 28 cominciò a studiare lettere greche quando era già vecchio. Il Tkufpel-Sciiavabe, op. cit. P, 120. 1, partendo dal dato di Cornelio Nkpote, Cat. 3, secondo cui essendo vecchio cominciò a scrivere le 14 Origini „, pone come termine post quein il 174 a. C. Ma non si è tenuto conto, se non m'inganno, che Catone Pi.ut. 20. S, scrisse la sua storia nell'interesse dell'educazione di suo figlio ystp: za: ;x>yàÀc.*.g ypà;xjia"tv.
      Il figlio di Catone doveva avere un 15 anni verso il 177 a. C. (nacque verso il 192). Dunque Catone dovette pensare a scrivere quest'opera qualche anno prima. Se nel libro III, parlando della fondazione di Ameria, v. Plin. XII. Ili, 114, prende come punto di partenza il 167 a. C., ciò mostra che più tardi ebbe occasione di ritoccare il sno scritto.
      (') V. la nota precedente cfr. s. p. 46, n. 2.
      PaIS, Storia di Roma. Voi. i. -i


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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