Storia di Roma di Ettore Pais
TITO LIVIO E LA CRITICA MODERNA.
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tribuito 0 contribuisce tuttora a falsare il concetto ed il senso della storia quale espositrice ed indagatrice scientifica di fatti politici. Che molto di ciò che Livio narra non meriti fede è riconosciuto da numerosi critici. Ma la grande eloquenza che spira da alcune pagine di questo scrittore, l'aureola che da secoli circonda il narratore delle glorie di Roma, le quali consolarono e consolano con il loro ricordo le generazioni successive, a cui non fu dato vivere in tempi così nobili per imprese politiche, l'amore infine con cui si studia la frase ed il ben architettato periodo, prescindendo da ciò che esso contiene, fanno sì che talvolta invano la critica cerchi mettere sempre più in chiaro il modesto valore scientifico dell'opera dell'oratore e storico padovano. Persino quegli studiosi che mirando a ritrovare la sola verità sono obbligati di sfrondare gli allori con cui la fama e la tradizione hanno circondato uno dei loro favoriti, sentono ogni volta il bisogno di fare delle ampie riserve sui pregi letterari di Livio. Pregi del resto in qualche parte esagerati, dacché se è vero che negli annali liviani, tanto nei primi libri come negli ultimi, e ad es. in quelli destinati alla seconda guerra punica, sono pagine calde, inspirate al più sincero entusiasmo per la grandezza romana e che rivelano un grande magistero d'arte, non mancano anche quelle, e non sono poche, in cui l'autore si lasciò prendere la mano dalla sterile tradizione annalistica, e che considerate dal lato letterario sono di un valore secondario ed anche discutibile. A noi del resto, più che il lato stilistico ed oratorio, preme ricordare quale sia il valore politico e storico, ossia scientifico di questo autore. Gli ammiratori della forma e dei bei concetti, senza indagare se questi rispondano al tempo ed alla ragione storica, sentirono e sentiranno perpetua ammirazione per Livio. E per lui avverrà ciò che é sempre accaduto, ossia che la selezione e la fortuna delle opere storiche è determinata non dall'importanza del soggetto trattato dallo storico e dal valore reale del contenuto, bensì dalla forma e dai pregi artistici.
Non si può infatti asserire che Livio sia un perfetto modello di scienza politica e di esattezza storica. Quelle considerazioni morali così frequenti nell'opere liviane, che piacciono al filologo ed all'uomo
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (106/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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