Storia di Roma di Ettore Pais

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      9(3 CAPITOLO I. - PROLEGOMENI, FONTI ETC.
      di lettere, sono quasi sempre inspirate da un falso sentimento della realtà storica e del tempo a cui vanno attribuite, sicché per questo lato Livio è rimasto addietro a Polibio ed anche a Tucidide. Dal lato propriamente politico l'opera sua non rivela nessun carattere deciso, e rispetto alla tecnica storica propriamente detta i suoi libri sono anzi una creazione difettosa. Narratore delle vicende del popolo romano, vale a dire del popolo signore del mondo, non sente mai il bisogno di assurgere come Polibio e Posidonio, anzi come avevano già fatto Eforo e Teopompo, a quel concetto di storia universale, a cui arriva invece il suo contemporaneo Pompeo Trogo. Nò solo non sente tale bisogno, ma scuote deliberatamente dalle spalle il peso di una ricerca, che nell'orizzonte storico oltrepassi il modesto e limitato schema della vecchia annalistica romana. (') Lo sviluppo meraviglioso della scienza geografica e della etnografia storica greca, che trova ancora una notevole espressione nell'opera del suo coevo Strabene e persino nella modesta compilazione di Diodoro, non esiste affatto per Livio, che narrando le gesta dei Romani si mostra inferiore per questo lato allo stesso livello raggiunto dal vecchio Catone. Livio non prende alcun interesse per le questioni di carattere cronologico; e se per caso, il che di rado avviene, gli vien fatto di accennare ad un sincronismo relativo all'antica storia romana, cade quasi sempre in grossolani errori. (*) Se poi enuncia qualche problema di carattere topografico, lo fa quasi sempre per far sapere al lettore che trovò divergenza fra le sue fonti e che non intende risolverlo, trattandosi in fondo di questioni secondarie.(s) infine, ciò che fa veramente al caso nostro, lo storico padovano, non ostante la sua dimora a Roma e l'opportunità di vedere e di esaminare monumenti, anziché seguire le nobili tradizioni della scuola greca da Eforo a Timeo ed a Polibio e persino quelle degli scrit-
      (') Cfr. Liv. XXXIII, 20, 13; XXXV, 10, 1; XLI, 25. 8. (¦) Di ciò darò le prove nel volume di appendice.
      (3) Ciò è stato rilevato giustamente dal Nisskn, ital. Landeskundc, I, 21, v. anche i miei Studi Storici, II (1892), p. 160 sgg. È appena necessario dire che i resultati delle ricerche del Nisseu, del Soltau etc. sulle successive decadi di Livio saranno discussi nei volumi seguenti di quest'opera.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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