Storia di Roma di Ettore Pais
TITO LIVIO. TROGO POMPEO.
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10 porgeva, a ricordare il principe, (!) con la sua opposizione assai moderata, con la temperanza nell'esporre i suoi sentimenti giovava forse alla causa dell'impero molto più di cento storici adulatori, e contribuiva al pari del padano Virgilio alla glorificazione della gente Iulia. Tale contegno ci è dato constatare anche nella sua narrazione delle gesta più antiche, sia che registri con qualche riserva le pretese genealogiche degli Iulì, (*) sia che esponga le vecchio agitazioni agrarie o le contese fra i patrizi ed i plebei. Livio pur essendo l'eco, come da taluni fu notato, delle opinioni politiche di vari annalisti, rivela in pari tempo le proprie convinzioni e tiene conto, sino ad un certo punto, delle condizioni dell'età sua in cui Augusto con 1111 compromesso fra le diverse classi sociali trovò modo di assicurare qualche secolo di esistenza politica alla romanità che cominciava a scendere per la sua china.
Con le storie di Dionisio e di Livio stavano in singolare contrapposto quelle di Trogo Pompeo, di origine provenzale (e quindi naturalmente imbevuto di quella cultura ellenica, anche in seguito fiorente a Marsiglia), che seguendo più o meno direttamente i modelli della buona storiografìa greca, narrava le storie dal punto di vista universale e perciò ai Romani assegnava, e giustamente, quel posto che spettava agli ultimi venuti sulla scena del mondo.
11 meschino compendiatole dell'opere di lui, che, senza avere un sano criterio direttivo, procedette a casaccio nelle varie parti del suo lavoro, soppresse quasi interamente il racconto delle gesta romane, che i suoi coetanei potevano leggere in altre opere della letteratura nazionale, come in quella di Livio. Se la storia di Trogo ci fosse pervenuta nella sua integrità od anche in un compendio meno infelice, potremmo in molti casi ritrovare la genesi delle versioni
(') V. ad es. Liv. IV, 20, 7 ove discorre delle spoglie prese da A. Cosso. Livio avrebbe potuto volendo verificare da sò e non lo fece. Ed ò evidente che mentre si disinteressa della questione sostanziale, per cui cita la testimonianza di Augusto, v. oltre al cap. IV, cerca in pari tempo l'occasione di lodare il principe.
(*) Liv. I, 3, 2 cfr. IV, 29, 7 sui culti di Apollo rispetto agli Iulì. Anche questi ultimi dati sono falsi, v. oltre al cap. VI.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (114/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Virgilio Iulia Iulì Augusto Dionisio Livio Trogo Pompeo Marsiglia Romani Livio Trogo Cosso Augusto Liv Apollo Iulì Livio Livio
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