Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAPITOLO I. - PROLEGOMENI, FONTI ETC.
      canoniche della storia romana. Quel poco che ci è rimasto mostra ad ogni modo come le tradizioni massaliote avessero colorito dal punto di vista locale il racconto della potente città latina. (')
      L'esame della storiografia posteriore a Livio ha importanza rispetto allo studio delle fonti, dacché anche presso i poveri compendi di età più o meno tarda, come Floro, Eutropio, l'Autore dell'opuscolo sugli uomini illustri e negli scritti di Giovanni Lido si trovano indicazioni pregevoli, sia che si collegllino con le versioni ortodosse, sia che rispecchino opinioni divergenti cadute poi in dimenticanza. (•) Ma dal lato della genesi "e della costruzione della più antica storia romana l'età di Cesare e di Cicerone chiude la serie degli scrittori e delle generazioni che portarono un contributo piii o meno valido al vecchio patrimonio con la ricerca dei monumenti o con il dare un determinato colore alla narrazione ovvero con lo svisare e creare certi particolari nell'interesse di singole genti o di tutto lo stato.
      Ciò che segue a Livio e a Dionisio è compilazione più o meno diligente ed erudita. E povera compilazione fra gli scrittori romani, presso i quali ben presto si sviluppa e si diffonde l'amore per il compendio destinato, con grave danno della cultura, ad avere un lungo ed ampio successo per tutto il medioevo. (3) È compilazione meno meschina, e talvolta anche erudita, fra i Greci, dacché a parte autori del genere di Iuba e di Appiano, sorgono anche scrittori
      (') Su tutte queste questioni rimando ai cap. V e VI.
      (*) Fioro ed Eutropio porgono talora dati che mancano alla tradizione liviana. Sul valore dell'opuscolo " origo gentis lioinauae „ e sui dati cronologici di Lido discorrerò più ampiamente a suo luogo. E non mancheremo, ove occorra, di registrare le versioni differenti serbate nell'opuscolctio " de riris ilhtstribus „ attribuito ad Aurelio Vittore.
      (-1) Va da se, ed è appena necessario ricordare, che molto più sapremmo se ci fossero pervenute per intero le opere storiche ed antiquarie di Verrio ed anche le redazioni annalistiche del genere di Fenestella. Ciò prova ad es. il fr. G P. = Sen. cp. 1s, 5, 31, dove si accenna alla cultura materiale del Lazio, anzi dell'Italia al tempo di Tarquinio. Fra le opere della posteriore compilazione merita di essere messa in particolare rilievo quella di Svetonio, dacché, v. oltre al cap. Ili, rispetto ai re romani porgeva notizie assai diverse da quelle accolte dalla tradizione comune.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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