Storia di Roma di Ettore Pais
l'imitazione formale della storiografia greca. 107
A determinare del resto alcune fra le più notevoli caratteristiche della storiografìa romana dal lato della sostanza contribuì lo studio e l'imitazione formale degli scrittori greci. Poiché in generale era prevalso il criterio che la storia non fosse se non un genere di letteratura, o come diceva più tardi un celebre retore, un carmen solution, una poesia non vincolata dalle leggi del metro; (') dacché i modelli greci più notevoli dal lato letterario dell'età successiva ad Alessandro in là, più che a stabilire se i fatti eran veri o no, avevano mirato a porgere narrazioni dilettevoli, si comprende come si saccheggiasse impunemente la storia greca trasportando nella romana quella lunga serie di fattarelli e di aneddoti che i Greci stessi avevano più volte localizzati in diverse città e regioni. L'imitazione, o meglio la trascrizione spesso letterale delle imagini e dei pensieri dei piii celebri poeti e prosatori greci aveva per naturale conseguenza che diventasse romana anche la sostanza che in quei periodi era contenuta, alla stessa maniera che l'imitazione delle opere d'arte greche conduceva a concepire soggetti nazionali in modo analogo a quelli dell'Eliade. (')
ad Erodoto ed a Patisania, i narratori di codeste leggende si sono fatti forti dell'autorità degli eruditi e dei sarcedoti, e nessuno ignora come anche oggi l'umile sacrestano, che racconta la storia ed i miracoli della sua chiesa, non fa che riferire più o meno malamente ciò che o apprese dalla viva voce dei sacerdoti o lesse in una storia del suo tempio. Così non è invenzione popolare o puerile erudizione letteraria, discesa allo stato di tradizione orale, ciò che il cicerone di piazza ripete al forestiere. Anche oggi, chi percorre ad es. le città dell' Italia meridionale ode dal volgo (a me ciò è avvenuto le mille volte) ripetersi storielle che avrebbero apparentemente carattere di tradizione popolare. E facilissimo invece constatare che si tratta di vecchi racconti, uditi da pseudo eruditi del luogo, che derivano in ultima analisi da storie locali. È noto come spesso la medesima osservazione valga per molto di ciò che passa per poesia popolare.
(') Quist. X, 1, 31: * historia... est eniin proxima poetis et quodadmodo carmen solutum et scribitur ad narrandum non ad probandum .,. La stessa osservazione faceva anche Stkabone. I, p. 18 C, ma non rispetto alla storia come egli la intendeva, bensì di vecchi logografi.
(-') Rispetto alla imitazione formale della prosa storica romana dalla greca rimando ai molti esempi raccolti nella egregia memoria dello Zakncke, der Ehi-fluss il. gricch. Litteratur auf d. Entivickeluny d. roem. ì'ro.-w, nelle comm. philol. edite in onore del Ribbeck (Lipsia, 1888), pag. 267 sgg. Cfr. a p. 120 sgg. nei
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (130/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Alessandro Greci Eliade Erodoto Patisania Italia Quist Stkabone Rispetto Zakncke Ehi-fluss Ribbeck Lipsia Cfr
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