Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAPITOLO I. - PROLEGOMENI, FONTI ETC.
      miniente il fenomeno strettamente connesso dell'accentramento, per cui le gesta di varie persone venivano confuse ed attribuite a un solo individuo. In tal modo ebbero vita i tipi di Coriolano, di Bruto, del Publicola, di Appio Claudio decemviro, sui quali vennero accumulate gesta di diversi personaggi allo stesso modo che quelle di Carlo Martello e di altri Carolingi vennero assegnate a Carlo -Magno. (l) Così Dionisio primo fu confuso con il secondo, ed il secondo Gelone con il primo, sebbene questi fosse vissuto due secoli prima dell'altro. (-)
      A queste confusioni ancora altre e più gravi se ne aggiungevano, dacché, come dicemmo, le varie famiglie attribuivano a se stesse le medesime vittorie e i medesimi trionfi. E lodando se stesse, non si contentavano di defraudare le altre dei loro vanti, ma coglievano volentieri l'occasione di gettare sugli avversari l'odiosità e la colpa di certi dati atti. Gli annali romani furono spesso l'espressione delle alleanze ovvero degli odi di famiglia; e come Catone nelle sue K Origini „ inserì le orazioni che aveva pronunciate contro i suoi numerosi nemici, così i Licinì ed i Fabi, con spirito di partigianeria, raccontavano le gesta delle famiglie nemiche, ad es., quelle dei Claudi. In tal modo, alla formazione della storia più antica e contemporanea contribuì non meno l'amicizia e la parentela degli Eli Tuberoni per gli Emili, che la inimicizia dei Furi per i Manli. (3) Di fronte a tante e deliberate falsificazioni gli annalisti del genere di Licinio Macro ovvero di Valerio Anziate, che miravano in
      (') Così ò noto come tanto del l Federico quanto del II, che vengono tra loro scambiati, la leggenda dica che dormano nella grotta di Kyffhauser. K la stessa leggenda di Carlo Magno che dorme a Odenberg. attribuita pure a Carlo V. Tali confusioni derivate da scambio di nomi anche nell'antichità si sono spesso verificate, a proposito delle opere attribuite a diversi scrittori. Così, basti nn esempio, Demetrio Falereo venne confuso con Demetrio l'oliorcete, Ael. VII. IX.
      (') Delle confusioni avvenute fra Dionisio I ed il II discorreremo a suo luogo in quest'opera ; qui basti rimandare a Cic. 'l'use. V, 22, 63 (cfr. de off. Ili, 10, 45) v. invece Aristox. fr. 9 in M. FHG. Ili, p. 273. Rispetto ai due Geloni, v. Ttetz. eh il. IV, 277. cfr. Iust. XXIV. 4, 4.
      (*) Questo criterio si può dire che sia stato quasi interamente trascurato. Eppure negli annali di Livio e di Dionisio il materiale da usufruire a questo


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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