Storia di Roma di Ettore Pais
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CAPITOLO I. - PROLEGOMENI, FONTI ETC.
doveva esserci chi pensasse a protestare contro le pretese di una storia, che di generazione in generazione era ormai raccontata e diffusa in modo uniforme ed appariva quale venerando e sincero ricordo del passato.
Sulla autenticità di tale storia nessuno ormai pensava ad elevare dubbi, come pochi, per non dir nessuno, sino al secolo scorso discutevano sulla verità dei racconti conservati nel Vecchio Testamento. La resistenza, che i dissidenti in religione fecero alla Curia romana dette modo a qualche spirito indipendente, come lo Spinoza, di manifestare quei dubbi che, risorti con Astruc e con la scuola storica-protestante, hanno ceduto poi luogo alle dimostrazioni scientifiche della critica moderna. Il pieno trionfo della potenza romana, accanto al rapido decadere della vera cultura letteraria, non poteva impedire che trapelasse qualche dubbio teoretico sulla verità della storia canonica iu uno scrittore erudito quale Plutarco, ina non favoriva certo una esplicita manifestazione di codesti sentimenti. Nell'età di Augusto vi era ancora qualche scrittore, che ultima ed isolata eco dell'antico rancore ellenico, esprimeva sentimenti ostili a Uoma e favorevoli ai Parti; ma nel complesso sarebbe stato ben difficile trovare un cittadino dell'impero che osasse discutere intorno alla autenticità di un patrimonio nazionale, santificato ormai dal tempo e dalla tradizione. Ragioni di stato avevano di già consigliato nel 180 a. C. di bruciare i pretesi libri di Numa; vive passioni politiche inducevano a far lo stesso nel 25 d. C. rispetto alle storie di Cremuzio Cordo, così come il senato veneziano faceva nel secolo XVII per quell'opuscolo che impugnava la sua vetusta indipendenza dall'impero. (') Ma la storia antichissima di Roma di generazione in generazione, accanto a quella della Grecia, sia per i letterati che per i filosofi, per gli storici che per i moralisti, costituiva un vecchio fondamento di cultura e di credenza che ognuno, dopo tutto aveva interesse ad ammirare, nessuno ad impugnare.
Anche la polemica degli antichi scrittori ecclesiastici, così fiera verso le idee inorali del mondo classico, rispetta nella sostanza
(') V. s. p. 114, n. 3.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (149/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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