Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. II. - LE FONDAZIONI L)I LAVINIO, ALBA, ROMA.
Ad età alquanto posteriore si soleva invece riferire dai più l'arrivo di Enea e dei Troiani. Non Evandro, bensì Latino re degli Aborigeni, che aveva la sua sede a Lamento, avrebbe accolto l'eroe troiano, il quale vi sarebbe giunto solo dopo lunghi errori ed aver visitate le coste della Sicilia e della Magna Grecia. Secondo alcune versioni il re degli Aborigeni sin da principio e spontaneamente avrebbe accolto come ospite il profugo. Secondo altre reputate non meno autorevoli, ciò sarebbe avvenuto dopo uno scontro guerresco, e Latino avrebbe solo allora concessa la figlia Lavinia, dal cui nome si sarebbe chiamata la città che Enea avrebbe fondato. (') Ilil mito di Eracle, parrebbe dare ansa alla ipotesi che anche ciò derivi da questo scrittore. Ma considerando come in tutti questi luoghi Diodoro mescoli le notizie di Timeo con quelle di altri autori (ad e3. di Dionisio Mitileneo, di Posidonio etc.) e come giusto in questo passo, parlando del culto di Ercole e Roma citi fatti dell'età di Lucullo, appare pressoché evidente che egli non riferisce affatto una tradizione greca derivata da Timeo. A me sembra invece alquanto probabile che Diodoro segua qui una fonte romana e precisamente la tradizione dei Piuari che vi sono lodati. Sulle falsificazioni dei Pinari v. al cap. sg.; rispetto alle mescolanze nelle fonti di Diodoro v. s. p. 76 sg.
Non vale la pena di soffermarci ad esaminare e discutere tradizioni del genere di quelle di Conone, Narr. 3, il quale a Caco sostituisce Latino; può invece osservarsi come per Verrio Flacco (solo fra tutti gli antichi scrittori, come nota il commento vergiliano che va sotto il nome di Servio, ad Aen. Vili, 203) chi uccise Caco sarebbe stato Garanus un forte pastore. Questo nome ricompare nell'orbo gcntis lioinanac, 6, con il nome di Reraranus. Garanus e Recaranus non paiouo che due forine errate di Karanos l'eroe argivo Eraclide. fondatore della stirpe dei re macedoni. Ciò notò di già lo Schott citato dallo Jordan, nell'T/tv-mes, III, p. 408 sg., il quale confronta la storpiatura di Recaranus di fronte a Karanus con quella di Aremulus da Remulus, cfr. Preller, II1, p. 283 nota. Karauus del resto può essere stato localizzato nel Lazio da qualche storico dei Macedoni. Su ciò cfr. quanto notiamo nel cap. sg., a proposito dei libri sibillini.
(') Livio, 1, 1, 6 sq., dopo aver narrato che Latino andò incontro ad Enea, che sbarcato nell'agro Laurente si procurava con il predare il vitto, dice: " duplex inde fama est: alii proelio vietimi Latinuin pacem cum Aenea, deinde adfi-nitatem iunxissc tradunt; alii, cuin instructae acies constitisseut, priiisquam signa cancreni processisse Latinum inter primorcs ducenique advenarum evocasse ad conloquium ; percunctatum deinde, qui mortales essent ... postquam audierit multitudinein Troianos esse, ducem Aeneatn.... nobilitateli! admiratum gentis virique et animimi vel bello vel paci paratimi dextra data fidem futurae amicitiae sanxisse. inde foedus ictum inter duces etc. „ Questa seconda versione
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (155/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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