Storia di Roma di Ettore Pais

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      ASCANI0, 1 RE ALBANI, PROCA, AMULIO.
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      seguendo, la volgata esponeva conio una rissa sorta fra i pastori di Amulio e di Numitore, l'arresto di uno dei gemelli, di Remo, avessero dato modo a Faustolo di scoprire a Romolo la origine regia e divina allo stesso tempo di lui e del fratello suo, a Numitore di riconoscere in Remo il nipote, come infine, grazie allo insperato aiuto di Romolo, Numitore avendo riottonnto il paterno regno, ai nepoti avesse concesso di fondare sul Palatino la città quadrata che da Romolo ebbe il nome di Roma. (')
      Tale, nei suoi tratti principali e meno discordanti, che ad uomo anche mezzanamente colto è quasi soverchio l'aver ricordati, è la tradizione che nell'ultimo secolo della libera repubblica finì perdi ventare ufficiale, e che, grazie all'importanza conseguita poi da Roma, fa parte del patrimonio letterario della genti civili. Se però sin dall'età ciceroniana, come avremo più volte agio di constatare, essa andò man mano assumendo forme più omogenee a servigio della famiglia e della dinastia che prima raccolse le redini dell'impero, ciò non toglie che alcuni tratti essenziali non fossero già riferiti da antichi scrittori greci del secolo IV a. C. o facciano capo ad altri del secolo V, e che alcuni dati come quello dell'elemento troiano, venissero considerati come tradizione ufficiale, per lo meno a partire dalla fine del secolo IV. Esaminando in fatti i frammenti dei più antichi annalisti noi scorgiamo come sino dal sorgere della storiografìa i vari dati essenziali della tradizione sopra riferita fossero narrati in modo più o meno disforme. Ed ò fuori di dubbio che gli scrittori delle età successive, sopratutto i romani, ancor piii che a ricercare, mediante
      (') Come è noto, la tradizione ufficiale si accorda in questo caso con quella di Fabio Pittore, il quale, alla sua volta, seguiva la versione dello ignoto scrittore Diocle di Pepareto, v. Plut. Rom. 3 init. ; 8. Che costui sia stato l'autore di un dramma, come sospetta il Trieber, nel rhein. Mus. XMIl (1888), p. 577, in una memoria del resto molto pregevole sulla leggenda di Romolo, a me sembra poco probabile, e pare invece meno lontana dal vero quelle del Susejiihl, op. cit. I, p. 626, che tende a farlo uno storico del III secolo, di cui, come di persona di già morta, discorreva Demetrio di Skepsis, apud Athkn. II, p. 44 e. Questa versione nella sostanza, come si apprende da Dionisio di Alicarnasso, I, 79, fu seguita da tutti i principali annalisti romani, come Ciucio Alimento, Catone il vecchio, Calpurnio Pisone.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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