Storia di Roma di Ettore Pais
15GCAP. II. - LE FONDAZIONI DI LAVINIO, ALBA, ItOMA.
chevoli; ed i buoni rapporti fra i Tirreni e gli Achei di Sibari ci sono espressamente testimoniati. (') La localizzazione del mito di Enea fra i Tirreni parrebbe pertanto avvenuta in quello stesso tempo e per effetto di quel complesso di circostanze per cui il poeta della scuola esiodea, celebrando sulle coste d'Italia il mito omerico di Ulisse, avrebbe cantato Agl'io e Latino, gli splendidi signori dei Tirreni, figli di quell'eroe e di Circe. (*) In fine è il tempo medesimo in cui sorge la leggenda accolta poi da Erodoto, che identifica i Lidi con gli Etruschi ed in cui si asserisce che il troiano Antenore si era recato fra i Veneti. (*)
Prima ancora che i Greci pensassero ad identificare gli indigeni dell'Italia centrale con i Troiani, questi erano stati localizzati sulle coste dell'Enotria e nella Sicilia. Troiani troviamo nel territorio delle achee Sibari, Crotone e in quello di Siris, (4) e nella Sicilia occidentale sono ricordati dalle fonti siceliote di Tucidide. (5) Tuttavia, per quello che pare le narrazioni più antiche non parlavano di Enea. Secondo quella che si presenta come forma più vetusta del mito, varie città e regioni dell'Italia meridionale avrebbero avuto il nome loro da una donna troiana, la quale, con altre prigioniere della stessa
(') Tisi, apd Athkn, XII, p. 519, b, Diod. Vili, 1S; cfr. Iambl. il vit. l'yth. 267.
(*) Hksiod, Teos. v. 1011 sgg. Non è però escluso che in questi versi vi sia interpolazione cfr. s. p. 13.
(*) La leggenda di Antenore fra i Veneti è già accolta da Sofocle apd Strai;. XIII, p. 608 C. Nello stesso secolo Pindaro, come è noto, localizzava invece Antenore nella Cirenaica. È lecito domandare se Sofocle non seguisse una fonte italiota nella " alosis Iliou , non meno che nel dramma su Camico.
(4) Per Sibari v. Lycophr. v. 1075 e gli Sch. Vet. ad 1., che raccontano le leggende della troiana Setea, che bruciò le navi degli Achei e che fu perciò punita, cfr. Sheph. Byz. s. v. -i^xaia. Claudio Quadrigario e Rubellio Blando apd Serv. ad Very. (jeorg. I, 103, narravano invece di oscuri Troiani che dal nome della pur troiana Gargara avrebbero dato vita a Garga nel territorio di Turio. Rispetto a Crotone v. Straisokk. VI, p. 262 Cf che traeva l'etimologia dal fiume Neeto dalle navi bruciate dalle Troiane. Secondo la fonte di lui sarebbero così sorte molte città wv ai Izwvojxc-i tù>v Tptócov «yévovxo. Cfr. Sch. Theocr. IV,
24, 179. L'origine troiana di Siris era riferita da Aristotele e da Timeo, v. Atiiek. XII, p. 523, nell'Apulia v. [Arist.] in ir. ause. 109, p. S40. (*) Thuc. VI, 2, 3.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (185/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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