Storia di Roma di Ettore Pais
1(170 CAP. II. - LE FONDAZIONI DI LAVIKIO, ALBA. ROMA.
riunendo fra loro la leggenda di Ulisse e le due versioni distinte del mito troiano, asseriva che Enea ed alcune Troiane giunsero in Italia, che una di costoro di nome Roma (probabilmente quella che die fuoco alle navi) si sposò con Latino re degli Aborigeni, figlio di Telemaco e di Circe. (') Nella versione di Callia non solo sono di già amalgamate le leggende di Ulisse e quella di Enea, ma l'incendio delle navi veniva attribuito, per quel che pare, non alle schiave troiane, bensì alle compagne dei Troiani giunte sulle sponde del Tevere con Enea. Questa versione che ricorda quella dell'elenco delle sacerdotesse di Argo, là dove si diceva che Enea era giunto a Roma dal paese dei Molossi con Ulisse, pare vada messa
(') Febt, s. v. Romani p. 269 M: " Caltinus t Agathoclis t Siculi qui res gestas conscribsit arbitratili* e maini Troianorum fugentium f Ilio capto, ciudam fuisse nomen Latino eumque ha bui ss e coningem Rliom(am) a quo f ut Italia sit potitus urbe ni condiderit, quam , Rhomam appellavisse „. Segue l'opinione di Kraclide Lembo (= Aristotele) e poi si legge: u Galitas , scribit cum post obitum Aeneae impennili Italiae pervenisset ad Latinum Telemachi Circaeque fili uni, hisqne f e* Rliome f suscepisset filios, Romuni Romnlunique, urbi conditae in Palatio causam fuisse apellandae potissiinnm Rbomae „. Il Mommsen nell'Hermes, XVI, p. 4 sgg. crede che tanto Caltinus quanto Galitas siano forme errate di Cal-lias e che in Festo sia due volte inesattamente riferito il racconto di costui, al quale attribuisce anche la seguente notizia plutarchea, Rom. 2, ci 5s Twjivjv ^uyaxsp% TpaiàS^g èxeivyjs Aaxivw Ttj> Ti)XsjAàx°'J yajnj8-si(jav -csy.eiv tòv 'Pwii-jXov. Le discrepanze che si scorgono negli estratti, che vanno sotto i nomi errati di Caltinus e di Galitas, pare debbano essere attribuite a negligenza del compilatore; e ad ogni modo sembra che con il racconto di Callia (il quale in opposizione alla narrazione di Aristotele non parla di schiave troiane e di Achei vincitori, ma di Troiane che fuggono con altri Troiani) si possa mettere in relazione la narrazione di Polikno, VIII, 25, 2, secondo il quale Enea con i Troiani giunsero sulle sponde del Tevere, e la troiana Roma spinse le compagne a bruciare le navi. Polieno, come è noto, attinge spesso a fonti antiche ed eccellenti. Si noti che anche secondo il sommario riassunto di Callia, serbatoci da Dionisio, ì. c. la troiana Roma è una tò>v à^ixvo'jjiéviov £jia xoig a/J.oig Tpwstv. Questa stessa forma della versione è riferita da Pj.utakco, de mul. rirt. I. Non credo valga la pena di analizzare minutamente qui le versioni di quell'Apollo™ (Apollodoro Geloo vissuto nell'età di Timeo? v. Woernkr, de Ariuetho etc. p. 20) e di Alcimo siculo, clic sono ricordate da Festo in questo medesimo luogo. Alla versione di Apollodoro esposta nel dramma Euxenide accenneremo in seguito, quella d'AJcinio secondo cui Romolo è figlio di Enea e di Tirrenia, va messa nelle calegorie dei miti che collegano questo eroe con l'Etruria. cfr. Licofrone.
| |
Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
|
Pagina (193/656)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Ulisse Enea Troiane Italia Roma Latino Aborigeni Telemaco Circe Callia Ulisse Enea Troiani Tevere Enea Argo Enea Roma Molossi Ulisse Febt Caltinus Agathoclis Siculi Troianorum Ilio Latino Rliom Italia Rhomam Kraclide Lembo Aristotele Galitas Aeneae Italiae Latinum Telemachi Circaeque Rliome Romuni Romnlunique Palatio Rbomae Mommsen Hermes Caltinus Galitas Cal-lias Festo Rom Twjivjv TpaiàS Aaxivw Ttj XsjAàx Pwii-jXov Caltinus Galitas Callia Aristotele Achei Troiane Troiani Polikno Enea Troiani Tevere Roma Callia Dionisio Roma Tpwstv Apollo Apollodoro Geloo Timeo Ariuetho Alcimo Festo Apollodoro Euxenide AJcinio Romolo Enea Tirrenia Etruria Romani Polieno Licofrone
|