Storia di Roma di Ettore Pais

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      LE VARIE LISTE DEI RE ALBANI.
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      siano i piìi antichi, ovvero se nei più vetusti elenchi non comparissero altri nomi che vennero più tardi sostituiti. (l) Per quanto è lecito asserire in tal genere di ricerche, pare probabile che il numero, che figura nelle liste più complete sia stato ottenuto duplicando lo stesso personaggio, e di tale procedimento troviamo traccia persino nella lista piìi semplice, nella quale figurano di già due Amuli. L'elenco dei re albani pare ottenuto con il ripetere il nome dei mitici Enea e Latino o con la formazione di eponimi di località romane, come Aventinus, Tiberinns e Capetus o Capys, cioè gli eponimi dell'Aventino, del Tevere e del Campidoglio. (*) La ripetizione dei Silvi, degli Amuli ricorda l'analogo procedimento degli attidografì, che avevano ad es. sdoppiato lo stesso personaggio in Erecteo ed in Erictonio; i nomi di Aventino, Tiberino sono degni sotto ogni aspetto di essere inessi a confronto con Taigeto, Eurota, Amido, personificazioni anch'esse di località spartane, che, secondo la leggenda, avrebbero regnato prima degli Agidi e degli Euripontidi. (3) lutine altri dei re albani 11011 sono che gli ima-ginari capostipiti di famiglie romane. Con le pretese della gens Iulia, che si credeva discesa da Enea, va messo in rapporto non solo l'Iulins primo pontefice massimo di Alba Longa, di cui abbiamo già parlato, ma forse anche quel Proca che inanca alla lista della fonte di Ttetze e che pare 1111 solo personaggio con Iulius Proculus che
      (') Che qualche varietà ci sia stata, provano le liste di alcuni tardi autori, che possono derivare da fonti abbastanza antiche. Così in Sincello è notevole il nome di Anchise: negli Excerpa Barbari, p. 302 ed. Frick figura un Tar-quinius, che senza dubbio è il Txpyiziog re albano, ricordato da un tale Proma-zione citato da Plutarco, Rom. 2, 7. Un Palatinus figura negli Scriptores rer. mythic. e tal nome, come diremo fra poco, non pare contenere un dato dispregevole. Infine va notato che Aventinus, che figura in tutte le liste, non pare fosse noto a Nevio apd Vark. d. I. L. V, 53, dacché questi traeva il nome del colle, non dal re eponimo, bensì 18 ab avibus „. Il re latino Tiberino è ricordato anche da Varrone, d. l. L. V, 30. Su lui v. Serv. ad Aen. Vili, 330.
      (*) Che il re albano Aventino fosse seppellito nell'Aventino di Roma dicono quasi tutti gli antichi, ad es. Diod. VII, 12. Liv. I, 3, 9. Dion. Hal. I, 71. Intorno a Palatinus v. n. pr.; Aventinus secondo Virgilio, Aen. VII, 655 sqq. è figlio di Ercole e di Rea Silvia.
      (*) (Apollod.) Ili, 10, 3. Paus, III, 1; 1S, 6.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Amuli Enea Latino Aventinus Tiberinns Capetus Capys Aventino Tevere Campidoglio Silvi Amuli Erecteo Erictonio Aventino Tiberino Taigeto Eurota Amido Agidi Euripontidi Iulia Enea Iulins Alba Longa Proca Ttetze Iulius Proculus Sincello Anchise Excerpa Barbari Tar-quinius Txpyiziog Proma-zione Plutarco Rom Palatinus Scriptores Aventinus Nevio Vark Tiberino Varrone Aen Aventino Aventino Roma Palatinus Aventinus Virgilio Aen Ercole Rea Silvia Apollod Ili Serv Vili Diod Liv Dion Hal Paus