Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (214/656)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      GENESI DELLE VARIE LISTE DEI RE ALBANI.
      191
      ed agli altri re albani pare vada inesso iu relazione col nome del dio Silvano molto onorato dagli antichi Romani, che nelle leggendarie battaglie dei primi anni della repubblica gli attribuiscono quella parte che in quella del Regillo è riferita ai Dioscuri. Tale epiteto ad ogni modo giovò per distinguere e scindere in due gli stessi personaggi, i primi dai meno antichi Enea e Latino.
      In generale le gesta attribuite a codesti re paiono duplicazioni di elementi appartenenti alla leggenda di Enea, ovvero di altri che si riferiscono alla pseudo storia dei re di Roma. Ascanio, che obbliga la matrigna Lavinia a fuggire nella selva (dove è nascosta dal pastore Tino e dà alla luce quel Silvio, il quale lasciò il titolo di Silvi a tutti i suoi successori) in fondo in fondo è lo stesso motivo che figura nella storia dell'altro re albano, che perseguita la vestale Rea Silvia, la quale nascostamente dà alla luce Romolo e Remo, esposti del pari in una selva e nutriti, come Silvio, da un pastore. (') 11 nome del pastore Tino o Tirreno è un nome assai generico e figura nella storia di Turno ossia Tirreno. (*) Il re Tiberino, che, combat-
      siono abbia avuto origine al tempo, in cui M. Emilio Lepido e suo figlio cospirarono contro Augusto, v. Vbll. II, 88. Mi sembra meno lontana dal vero l'ipotesi, che come al tempo del pontificato massimo di Giulio Cesare si inventò l'iulo figlio di Ascanio pontefice massimo ad Alba, così al tempo del triumvirato di Ottaviano di Emilio Lepido e di Antonio, si sia escogitata una genealogia, che riconnetteva tutti e tre codesti personaggi con una comune discendenza dai re albani. Che si sia fatto alcun che di simile in tali circostanze polìtiche provano il re albano Atys, da cui per parte materna sarebbe disceso Augusto, la genealogia inventata a favore di Vespasiano, tostochè diventò imperatore, v. Suet. Vesp. 12, quella creata per l'imperatore Antonino detto discendente da Ninna, Cfr. Iul. Capit. Aut. I, 6. Eutkop. Vili, 9, 1. Nel caso nostro va notato, che il figlio del triumviro Antonio e di Fulvia si chiama appunto lullus Antonius, Mommsen, roem. Forscliungen, I, 35; Hermes, I8S9, p. 155. Verrio Fiacco, da buon maestro dei nipoti di Angusto, v. Suet de gramm. 17, poteva registrare anche una versione che diceva Itilo ed Emilo figlio di Ascanio, ma ciò in omaggio al triumviro M. Emilio, rispettato da Angusto (al pari del figlio di Antonio, prima che fosse convinto di adulterio con Iulia) ma non già del figlio di M. Emilio, che per aver cospirato contro l'imperatore fu fatto uccidere (30 a. C.)
      (') Dionisio, I, 81, fa dire allo stesso Romolo di essere stato esposto nelle selve. Cfr. Cic. de rep. II, 4.
      (*) Dionisio, che chiama Tuppyjvd; Turno, I, 64, dice Tuppr,vó£ I, 70, anche il pastore che già Catone diceva Tyrus = Thyrrlios, v. Serv. ad Aen. VI, 760.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

Pagina (214/656)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Silvano Romani Regillo Dioscuri Enea Latino Enea Roma Lavinia Tino Silvio Silvi Rea Silvia Romolo Remo Silvio Tino Tirreno Turno Tirreno Tiberino Emilio Lepido Augusto Giulio Cesare Ascanio Alba Ottaviano Emilio Lepido Antonio Atys Augusto Vespasiano Antonino Ninna Cfr Antonio Fulvia Antonius Mommsen Hermes Fiacco Angusto Itilo Emilo Ascanio Emilio Angusto Antonio Iulia Emilio Dionisio Romolo Dionisio Tuppyjvd Turno Tuppr Catone Tyrus Thyrrlios Aen Ascanio Vbll Suet Iul Vili Verrio Suet Cfr Cic Serv