Storia di Roma di Ettore Pais

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      GENESI DELLA LISTA DEI UE ALBANI.
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      11 che appare ancora più evidente dal fatto che, secondo versioni per noi pur troppo perdute, codesto re albano sarebbe stato coevo di Falaride e quindi di Tulio Ostilio, del quale è copia perfetta. (') Infine non è necessario insistere di troppo per far comprendere che queirAinulio, che obbliga Rea Silvia a farsi Vestale, è pure una copia del tirannico Amulio 1; che Egesto, il compagno di Ascanio che provvide al culto degli dei Penati ad Alba, non è che Egesto il figlio di Numitore; e che ambedue alla loro volta sono duplicazioni di Egerio, il personaggio dell'età dei Tarquini esso pure originario di Lavinio, il quale con il titolo di dittatore ricompare anche nella pseudo-storia di Tuscolo. (*) Xel complesso la serie dei re albani, a differenza di altri elementi della leggenda di Enea, non appartiene a miti- anteriormente localizzati fuori di Roma e da questa poi accolti nel proprio seno, ma è creazione di età relativamente tarda, in cui erano già formate e diffuse altre leggende, che vengono più o meno tenute presenti da chi creò la serie di tali re. Essi non hanno nemmeno un reale rapporto con Alba Longa, una città che ignoriamo se realmente sia esistita e della quale conosciamo soltanto la mitica fondazione e la leggendaria distru-
      (') Oros. I, 20, 1 sqq.: * ea tempestate (cioè ai tempi di Ciro; Phalaris Si-cnlus Agrigentinos arrepta fyrannide populabatur... Fuerat etiara paulo superiore tempore apud Latinos rex Aremulus, qui per annosXVIIl flagitiis impietatibusque crescens ad postrenum divino iudicio fulmine interceptus matura supplicia inmatura aetate dissolvit Gli altri autori a noi pervenuti, come Dionisio, Diodoro, assegnano 19 anni a Komulo Silvio, ossia ad Amulio I.
      (') Su Egesto compagno di Ascanio v. Dion. IIal. 1,67; sul figlio di Numitore ucciso da Amulio, v. Dion. Hal. I, 76. App. de rey. fr. 1, 2. Tzetz. hi ut. V, 21. I 600 compagni di Egesto nell'attendere al culto dei Penati, v. Dion. Hal.
      I, 67, sono stati più volte e giustamente messi in rapporto con i 600 compagni che con Enea, secondo Cassio Emina apd Sol. II, 14. p. 35 M, sbarcarono sul lido laurente. Anche qui è evidente che un solo dato venne variamente usato. Tale numero di 600 pare stia in rapporto con le 30 curie. Rispetto ad Egerio, padre di Collatino che va in esilio a Lavinio, v. Dion. Hal. Su Egerius Laevius detto dittatore Tusculanus, v. Cat. fr. 58 P. Cfr. il mito di Egeria a Laureato [Plut.] parali, min. 34.
      Accanto alle tradizioni fìn'ora riferite, ve ne era un'altra che collegava Roma con Alba per mezzo di Romolo e Remo, fratelli di Ascanio. Ascanio avrebbe fondata Alba Longa, Romolo Capua, Roma etc. Dion. Hal. i, 73.
      TaIS, Storia di Hom i. Voi. I. 13


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Falaride Tulio Ostilio Ainulio Rea Silvia Vestale Amulio Egesto Ascanio Penati Alba Egesto Numitore Egerio Tarquini Lavinio Tuscolo Xel Enea Roma Alba Longa Oros Ciro Phalaris Si-cnlus Agrigentinos Latinos Aremulus Dionisio Diodoro Komulo Silvio Amulio I Su Egesto Ascanio Ial Numitore Amulio Egesto Penati Enea Cassio Emina Sol Egerio Collatino Lavinio Egerius Laevius Tusculanus Cfr Egeria Laureato Plut Roma Alba Romolo Remo Ascanio Alba Longa Romolo Capua Roma Storia Hom Dion Dion Hal App Tzetz Dion Hal Rispetto Dion Hal Cat Ascanio Dion Hal