Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAUSE CRONOLOGICHE PER CUI SI CREARONO I RE ALBANI. 197
      dr carattere cronologico furono quelli per cui ai trecento anni assegnati dapprima ai re albani se ne sostituirono, come già fece Catone, quattrocento trentadue o più. Con un computo greco certamente si riconnetteva Fabio Pittore, il quale enumerava al pari di Catone i re albani discesi da Enea e supponeva che la città fosse fondata nell'anno primo dell'Olimpiade ottava (748 a. C.) E poiché il calcolo di Catone (752 4- 432) risponde esattamente alla data fissata da Eratostene alla presa di Troia (a. 1184 a. C.), è più che probabile che nell'età del primo gli annalisti romani tenessero conto dei risultati della cronologia del dotto di Cirene, la quale consegui ben presto valore canonico. (')
      uni nipoti di Enea, gli altri discendenti dai re albani, e detto esplicitamente da Dion. I, 73.
      (') La grande opera cronologica di Eratostene (morto verso il 196 o 194 a. C., v. Susemihl, op. cit. p. 410, n.4), poteva benissimo essere nota a Catone morto il 149 a. C., che non ostante il suo disprezzo per i Greci compose le sue
      * Origini , a base di dottrina greca. Dalle parole di Dion. 1,74, il quale, dopo aver citato i 432 anni di Catone, dice che secondo i computi di Eratostene quegli avrebbe fissata la fondazione della Città all'Olimpiade 7, 1 --= 752, non solo si è indotti a pensare che Catone avesse presente l'opera del grande erudito cireneo, ma che lo stesso Eratostene avesse fissato tale data del 752 a. C. A questa ipotesi pare porti un contributo favorevole il passo di Solin. £ 27, p. 7 M, dove si dice che da Cornelio Nepote e da Lutazio " opiniones Eratostenis et Apollodori comprobantibus ,, si accettava la data dell'01. 7, 1. Eratostene diceva è vero che Romolo era figlio di Ascanio, nipote di Enea, ma è più che probabile che egli, come Nevio ed Ennio apd Skrv. ì. c.y cfr. s. p. 194, n. 3, fosse di quelli che assegnavano due fondazioni di Roma, e ciò è riconosciuto anche dall'Unger nel rhein. Mnseim, XXXV, p. 19 e dallo Holzapfel, roeni. Clironologic, p. 112, n. 2. Del resto sarebbe assurdo pensare che Eratostene, che parlava della y.iiotg di Roma, non ne fissasse la data, dopo che di già Timeo molto prima (morì verso il 249 a. C.) aveva già tentato di fare ciò.
      Anche Fabio Pittore e Ciucio Alimento che fissarono la data di Roma re-spettivamente all'01. 8, 1 = 748 a. C. e 12, 4 = 729 a. C., v. Dion. Hal. I, 74; Sol. I, 27, p. 7 M, dovettero avere presenti i calcoli greci, e v'è stato chi ha tentato determinare l'era troiana, che essi presero come punto di partenza (v. ad es. Holzapfel, op. cit. p. 266). Io reputo falliti questi calcoli, dacché non sappiamo quale durata e quanti nomi dessero nell'elenco dei re albani. Cassio Emina, apd Sol. II. 14, p. 35 M. seguiva la comune tradizione, allorché ad Enea assegnava sette anni di vita e di regno, cfr. Dion. Hal. I, 65, ina se egli avesse accolta per la v.-J.zig di Roma una data diversa da quella di Fabio, di Ciucio e di Catone, non sappiamo.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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