Storia di Roma di Ettore Pais
ORIGINE FORESTIERA DELLA LEGGENDA DELLASILO.
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dai più antichi annalisti romani, certamente da Fabio, se non dallo stesso Diocle, veniamo alla conclusione che era stato ampiamente diffuso prima ancora del secolo III. E quindi naturale pensare agli storici sicelioti del secolo IV, ossia del tempo in cui la potenza dei Romani, dei Sanniti, dei Lucani e dei Bruzzì si rendeva sempre più pericolosa per gli Italioti ed i tiranni della Sicilia. Cause analoghe senza dubbio fecero sì che gli scrittori sicelioti del secolo IV ai feroci Bruzzi attribuissero origini simili a quelle che si assegnarono ai Romani, (') e la niente corre naturalmente a Timeo che visitò il Lazio e narrò le gesta di Pirro non meno che a Callia, lo storico di quell'Agatocle che probabilmente fu nemico di Roma. Quali fatti la leggenda presupponga, se essa abbia in qualche parte detto il vero, sarà oggetto di ulteriore esame nella parte ricostruttiva di quest'opera. Qui va aggiunto che questo elemento della leggenda, come tanti altri, venne forse usufruito a fine di partito. Nel corso della storia dei re, come dei tempi più vetusti della repubblica, noi scorgiamo continua ed incessante la tendenza a seconda del carattere patricio o plebeo dell'annalista a coonestare ed a nobilitare, ovvero a biasimare le mire politiche della plebe. La plebe certo si creò il tipo del re Servio, figlio di un'ancella, ed agli storici non patrizi, ai glorificatori delle famiglie della nobiltà plebea, non dovette apparire difficile il collegare le origini di queste con i compagni dell'asilo romuleo.
La tradizione ufficiale, che abbiamo sin ora esaminata è costituita di vari elementi fra loro originariamente distinti, e sopratutto di due gruppi di narrazioni le quali vennero più amalgamate che fuse. Una di esse parlava dell'arrivo degli Arcadi e di Evandro, dell'ospitalità accordata ad Eracle, che veniva così fatto autore della gente romana, e questa leggenda di origine peloponnesia si connette con il racconto degli Aborigeni e dei Siculi, i primi abitatori del Lazio.(*) Altre leggende narravano invece dell'arrivo a Laureato
(') Iust. XXIII, I, S sqq.; cfr. Diod. XVI, 15, 2 sul a. 356 a. C. (2) Che la leggenda sin qui esaminata sia stata fusa posteriormente mediante diverse storie della v.xiz'.g della Città, oltre che dalle cose sin qui dette,
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (242/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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