Storia di Roma di Ettore Pais
significato politico delle varie leggende.
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con Ulisse giunse nel Lazio, dopo aver stretto alleanza con Tirreno e Tarconte. (l) Con la dominazione etnisca si collega del resto tanto il fatto che la Cittą era da alenili reputata tirrenica, quanto la leggenda clic con la fondazione di lei associava Ulisse, Telemaco ( ) od anche Telefo. (3)
Altre leggende hanno invece presenti condizioni politiche opposte. La lotta dell'elemento latino contro gli Etruschi die vita alla tradizione che Roma avesse cacciato i Lidi venuti in Etruria e di qui passati nel Lazio, (4) come a quella che fa menzione di Mesenzio. il leggendario precursore del chiusino Porsenna. La federazione fra Tuscolo e Roma, esistente sino dal secolo IV, č presupposta nella tradizione di Callia che faceva Romolo, Remo e Telegono tģgli di Circe e di Ulisse; (*) e la conquista che verso il 338 a. C. i Romani fecero della Campania, fece sorgere la leggenda secondo cui Roma e Capua avrebbero avuto origine comune. (6)
Gli elementi accolti dalla tradizione ufficiale sono in gran parte, se non tutti, tra quelli clic vennero divulgati dai Greci di Sicilia. Costoro escogitarono le origini siculo del Lazio; genti peloponnesie. abitatrici di quell'isola, contribuirono pił di ogni altra alla diffusione del mito di Eracle e degli Arcadi, e con la Sicilia occidentale,
(') Lycophr. 1220 sqq. fecondo Virgilio, Aen. Vili, 479 sqq.; X, 167 sqq. Tarcone č richiesto ili aiuto da Enea, che lo trova presso Cere, d'onde era stato cacciato Mesenzio. Ad Enea vengono aiuti da Chiusi, da Pisa, da Popnlonia. da Cere e da Gravisce. Queste leggende nello stesso tempo ci fanno comprendere, come Enea ed i Troiani fossero stati localizzati nelle coste dell'Etruria, non meno che in quelle del Lazio.
(*) Intorno al mito di Latino, figlio di L'Iisse e di Circe o di Telemaco, v. anche Xexag. apd Dion. Hal. I, 72. Origine etnisca per via materna assegnava a Romolo anche Alcimo Siculo apd Fkst. s. v. Romani p. 266 M.
(') Plut. Rom. 2, 1 ; cfr. Dion. IIal. I, 28.
(4) Plut. Rom. 2, 3.
O V. s. p. 169.
(*) Dionisio, I, 73, espone la seguente versione fra quelle che dice romane: morto Enea, Ascanio divise l'impero con Romolo e Remo. Ascanio fondņ Alba ed altre cittą. Remo Capua dal nome del suo avo Capys, Anchisa da quello dell'avo omonimo, la cittą di Enea, che pił tardi fu detia Ianicolo ąnó toO zx-zpcg, infine 'Pu>nr#v V ąy'saoToO.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (246/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi pił antichi alla fine delle guerre puniche
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