Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAP. II. - LE FONDAZIONI DI LAVIN10, ALBA, ROMA.
      Rea Silvia, di Enea, e, come il romano Cassio Emina assimilava il culto dei Penati con quello degli dei di Samotracia, (') il greco Polentone d'Ilio riconnetteva con un compagno di Enea l'istituzione dei Salì. (•') Da Catone a Licinio Macro, dai tempi di Ennio sino a quelli di Augusto, vi fu un rimaneggiamento delle antiche leggende a beneficio di una o più famiglie, in seguito a favore della dinastia. Tuttavia i coetani di Cesare e di Cicerone non sapevano far di meglio che ripetere una leggenda formata non in età vetustissima, ma circa due secoli e mezzo innanzi da quella storiografia greca la quale si prese pure, con il tempo, l'incarico di togliere le difficoltà cronologiche esistenti tra le varie narrazioni. (3)
      Plutarco ci ha serbato il nome di quel greco che prima di Fabio narrò la storia di Romolo e Kemo; ma sarebbe desiderabile conoscere chi fu lo scrittore che primo riunì i singoli elementi della leggenda ufficiale. 11 successo letterario delle storie di Fabio e delle a Origini „ di Catone ed ancor più degli annali di Ennio dovette contribuire ad eliminare alcune di quelle leggende che non erano state accolte nelle opere di costoro. Tuttavia al tempo di Cassio Emina vi erano ancor gravi discordanze, ad es., rispetto all'origine dei Lupercali, (4) e Polibio, accennando alle leggenda degli Arcadi e di Enea, riferiva una narrazione che era in opposizionealla stregua della critica dei monumenti, tigli però non fa altro, anche sotto questo punto di vista, che seguire Varrone, il quale alla sua volta era stato preceduto da altri. Su ciò cfr. cap. preced. 99 sgg.
      (') Cass. Hkm. apd Skrv. ad Aen. I, 37S et Macrob. Ili, 4. 9, fr. 6 P. Gli Dei di Samotracia vediamo già onorati da Marcello il conquistatore di Siracusa. Plut. Marc. 30, 5.
      Per etfetto della ricerca erudita e della assimilazione dei culti greci con quelli dell'Oriente i Penati di Lavinium collegati originariamente con il culto di Vesta, v. anche Tac. ami. XV, 41, secondo alcuni cedettero luogo a quelli onorati nel tempio posto sul Velia, da altri furono identificati con Apollo e Nettuno (Nigidio Figlilo) v. Dion. Hal. I, GS. Macrob. III, 4 sqq.
      (*) Polem. apd Fest. s. v. Salios cet p. 329 M.
      (*) Cicerone anzi, ove narra la tradizione romana, d. r. p. II, 10, 18 sgg. si riferisce ad autori greci.
      (4) Cass. Hkm. apd Diom. I, p. 384 K = fr. 11 P. La circostanza che nei nostri testi di Stkabonk, X, p. 231 C il nome dello storico romano, che raccon-


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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