Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. 111. - 1 SETTE RE DI ROMA.
tini dovevano a lui la loro origine, ed ai tribuni dei celeri, come ai curioni, vennero stabilite certe parti nelle " sacra „ del popolo romano. (l) Dei pontefici egli sarebbe stato il primo ed avrebbe pure nominato a questo ufficio Numa Marcio tiglio di Marco, un patricio. (*) Le prime quattro vestali da lui nominate sarebbero state Gegania, Verennia, Canuleia e Tarpeia. (*) L'istituzione dei dodici sali era connessa dalla tradizione con la caduta dal cielo di uno degli scudi detti ancili, e si narrava che un fabbro, detto Mamurio Veturio, per impedire che potesse venire riconosciuto e sottratto, ne avesse fatti altri undici interamente simili e in compenso avesse ottenuto che il suo nome venisse celebrato nel canto di questi sacerdoti. A Ninna veniva ascritta l'istituzione dei feciali, ai quali incombeva regolare le norme per cui la guerra fosse intimata e fatta santamente, il culto della dea Fede strettamente connesso ai feciali; quello del dio Termine e di Giano, indice della pace e della guerra. A Numa, maestro nell'arte di interrogare la volontà degli dei, si attribuiva l'istituzione dell'ara di Giove Elicio, e questo fatto veniva estesamente raccontato in una leggenda, nella quale avevano parte Pico e Fanno, leggenda che si riconnetteva con l'abolizione dei sacrifìci umani. (4) Gli antichi narratori delle sacre novelle raccontavano come consigliera gli fosse la ninfa Egeria, che talora vien detta sua moglie, la quale abitava in una valle posta alle radici meridionali del Celio. Si narrava perfino come i suoi sudditi non volessero prestare fede al sovranaturale colloquio di lui mortale con una dea e che egli li avesse persuasi con la miracolosa apparizione di una mensa carica di ricco vasellame e di cibi delicati. (5)
(') La notizia che Numa congedò i celeri, Plut. Num. 7, è in opposizione con quella delle attribuzioni da lui date appunto ai tribuni celerum Dion. Hal. II, 64.
(*) Liv. I, 20, 5, cfr. Plut. Num. 9, i pontefici istituiti da Numa furono cinque, secondo Cicerone, d. r. p. II, 14, 26, Ninna avrebbe poi aggiunto due auguri, ib.
(s) Plut. Num. 10.
(*) Ovid. fast. Ili, 29 sqq.; Plut. Num. 15.
O Egeria ricordata da Ennio apd Varu. <1. I. L. VII, 42, è detta coniuge di Numa, ad es., da Varrone apd Auc. d. c. d. VII, 35. da Livio I, 21, 3, cfr. [Air ] de tir. ili. 3. Sul banchetto meraviglioso v. Dion. Hal. II, CO.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (265/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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