Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. HI. - 1 SETTE RE DI ROMA.
giunto a Roma avrebbe mutato il suo nome in quello di Lucio e che dalla città d'onde veniva si sarebbe fatto chiamare Tarquinio, non avrebbe però per questo lato corrisposto alla fiducia di Anco. Morto costui, avrebbe allontanato i suoi pupilli, e dal popolo che si era guadagnato con numerosi favori, si sarebbe fatto nominare re. (l) Trentotto anni sarebbe stato sul trono, e questi sono fra i più importanti, dal lato politico e guerresco, che la tradizione letteraria attribuisca all'età regia. Abile e fortunato come generale di Marcio, non lo sarebbe stato meno come re. I Latini, i Sabini, gli Etruschi, dovettero esperimentare le sue armi; egli sconfisse e prese in guerra quasi tutte le città latine, dello quali vengono ricordato Apiole, Cornicolo, Camelia, Ficnlnea, Ameriola, Medullia, Crustumerio e quella Collazia che avrebbe dato a reggere ad Egerio figlio di suo fratello, che fu poi padre di Collatino il marito di Lucrezia. Benevolo con quelli che, come i Crustumerini, facilmente si arrendevano, Tarquinio Prisco si mostrò aspro con coloro che, come gli Apiolani, gli opposero fiera resistenza. (*) In aiuto dei Latini si mossero gli Etruschi. Persino gli abitanti delle lontane Chiusi, Arezzo, Vetulonia, Ruselle e Volaterre mandarono aiuti a loro; (3) ma in poderose battaglie, delle quali gli antichi davano minute descrizioni, sarebbero stati vinti al pari dei Sabini, che si sareb-
(') Di Tarquinio Prisco, come del successore di Anco parlava Ennio v. Fest. p. 301 M s. v. sos, e certamente discorreva del prodigio dell'aquila, v. Pro u. mi Vcì'tj. ed. VI, 31. Le linee fondamentali della leggenda, ossia l'origine corinzia di Tarquinio, la sue ricchezze, la sua erudizione, la saggezza e l'arte di conquistarsi con tali mezzi l'animo dei Romani poveri e perfino del re. con cui va ad abitare, si trovano di già presso Polibio, e.vc. Vales. = VI, 2, 10 (cf. Suid. s. v. AsOxiOg); e con Polibio concordano interamente Diodoro, Vili, 31 e Ciò. <1. r. p. II, 19, 34, che da Polibio toglieva gran parte della materia e delle vedute di questo libro. Anche Livio, I, 34 sq. segue la vulgata, non meno di Dionisio, III, 40 sqq., che secondo il suo costumo si allarga nei particolari.
(J) Tutti questi particolari li riferisce il solo Dionisio. Livio, 1, 33, dà solamente il nome delle città vinte. A proposito di Collatia porge la formula della
* deditio „.
(3) Anche il nome delle città etrusche è dato dal solo Dionisio, III, 51. Con la tradizione, che Vetulonia fu tra le città che fecero guerra al tempo di Tarquinio I, e con la connessa notizia, che riconosciuta la superiorità di lui gli
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (273/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Roma Lucio Tarquinio Trentotto Marcio Latini Sabini Etruschi Apiole Cornicolo Camelia Ficnlnea Ameriola Medullia Crustumerio Collazia Egerio Collatino Lucrezia Crustumerini Tarquinio Prisco Apiolani Latini Etruschi Chiusi Arezzo Vetulonia Ruselle Volaterre Sabini Di Tarquinio Prisco Ennio Tarquinio Romani Polibio OxiOg Polibio Diodoro Vili Polibio Livio Dionisio Dionisio Collatia Dionisio Vetulonia Tarquinio I Persino Fest Suid Livio
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