Storia di Roma di Ettore Pais

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      275 CAP. III. - I SETTE IiE DI ROMA.
      pevoli. (l) Il riordinamento edilizio poi era una delle glorie maggiori di questo regno. Alle vecchie ed imperfette opere di difesa avrebbe sostituito mura di regolare sasso; le acque che scolavano dai colli nelle valli della Città, resa così poco sana, sarebbero state raccolte in cloache e condotte al Tevere; il foro venne ornato di edifici, di porticati e di botteghe; nella valle fra il Palatino e l'Aventino fu eretto il Circo, dove ai senatori ed ai cavalieri era assegnata sede distinta e dove fecero di se mostra cavalli e pugilatori fatti venire dall'Etruria.(-) InfineTarquinio Prisco sul colle Tarpeo aveva persino apparecchiato l'area destinata ad accogliere il tempio di Giove Capitolino. (9) L'avrebbe anzi condotto a termine, se i figli di Anco Marcio defraudati del regno, temendo che dopo la morte di lui ne venissero per una seconda volta spogliati da Servio Tullio, non avessero ordito una congiura. Due feroci pastori si assumono l'incarico di fare le vendette degli antichi pupilli di Tarquinio e l'uccidono a tradimento. A nulla però sarebbe valso il delitto. Servio Tullio, il genero di Tarquinio, grazie all'accorgimento di Tanaquilla. sarebbe succeduto al trono, ed i figli di Anco Marcio sarebbero andati in esilio a Suessa Pomezia. (*)
      Di Tarquinio e di Tanaquilla, per vero dire, erano nati due figli, che alcuni scrittori posteriori, a partire da Calpurnio Pisone, facevano invece loro nepoti. Ma non sarebbero stati in età di succedere al regno. Tanaquilla pertanto, celando la morte del re, affacciatasi alle finestre della reggia, avrebbe fatto credere al popolo che il re era soltanto ferito e lo avrebbe indotto a lasciarsi governare da Servio come da luogotenente. Solo quando questi si sentì forte sul
      (') I particolari relativi alla vestale li dà Dionisio, III, 67.
      (*) Livio, I, 35, parlando del Circo, dice espressamente: " loca divisa pa-t ri bus equitibusque „ ; mentre Dionisio, III, 68, dice solo delle divisioni assegnate alle singole curie.
      (5) Secondo il Cronogr. d. a. 354 (Sukt. rei. KeifT. p. 320), al tempo di Tarquinio Prisco si scavarono le fondamenta del tempio, e si trovò il " caput Oli regis „. Lattanzio, de fas. rei. I, 6, connette con il Prisco anche la storia dei libri Sibillini.
      (*) Dell'esilio a Sues3a Pomezia parla il solo Livio, I, 41 extr.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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